Cultura

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Il mondo dei “bambini” è affascinate, dolce e magico,ma non è solo questo, purtroppo è anche altro,  sempre più spesso è crudele, abusato e violentato. Parlo per i bambini più sfortunati che si trovano a vivere, loro malgrado, una vita fatta di soprusi , violenze domestiche e non solo.I bambini devono uscirne fuori, con le loro poche conoscenze e con le loro forze, per poter diventare un domani degli uomini e delle donne perfettamente sani e integrati nella società. Ma questo lavoro non lo devono affrontare da soli, le istituzioni vengono incontro con tante persone che si prendono cura della loro vita, del loro divenire, del loro essere: sono i volontari, gli psicologi infantili, gli educatori, gli assistenti sociali.

La scrittrice di questo bellissimo racconto è proprio una di queste, un’educatrice professionale, che insieme ad un team di persone qualificate cercano di mettere ordine, di capire e lenire le ferite che i bambini riportano dopo numerosi maltrattamenti.

La storia di Nina è una delle tante storie di violenza domestica inferta ad un minore, non ha importanza se qui si è modificato il nome oppure tutto si è romanzato, è una storia che colpisce al cuore, ci addolora e ci fa chiedere perché. Perché devono accadere queste cose? Perché devono soffrire delle anime innocenti facendo loro dei disadattati? Cosa chiedono i bambini in fin dei conti, non chiedono nulla, neanche di venire al mondo, ma una richiesta la fanno quella di essere amati e protetti.

Questo dovrebbe essere il dovere di noi adulti, troppo spesso si disattende al vero nostro compito, troppo spesso si pensa e si sottovaluta il ruolo degli adulti nella crescita dei bambini, così da rendere il loro mondo un inferno, un calvario, un crocevia da cui loro stessi dovranno trovare la strada giusta da percorrere per poterne uscire.

La scrittrice ha reso il suo libro, lucido e ben esposto, oltre che un bel racconto, una mirabile denuncia dei soprusi sui minori .

Forse avrei dovuto soffermarmi di più sul mero romanzo, sulla storia narrata, ma non me ne voglia la scrittrice, avevo la necessità che altri comprendessero cosa racchiude questo piccolo racconto, tanto  dolore e sofferenza, il grande lavoro eseguito dagli addetti, la passione e la dedizione di ogni singolo individuo coinvolto nella realizzazione e nella rinascita di un piccolo essere umano. Un essere minuscolo che possiede fin dai suoi primi giorni tutti i diritti legislativi, il diritto di essere felice ed il diritto di essere amato.

Spero che altri come me perdano poche ore del loro tempo per arricchirsi e conoscere dall’interno il mondo dei bambini violati.

Spero che poche pagine possano illuminare altri, tanto quanto è successo a me.

Spero che altre persone leggendo il libro prendano spunto ed inizino a dare una mano nel sociale, dona tante ricchezza e tanta gioia.

Buona lettura e buon accrescimento!

 

Anna Pizzini

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