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Una brava ragazza, un libro di Mary Kubica

PENSARE PAROLE”: recensione libro per martedì 24 febbraio 2015

“UNA BRAVA RAGAZZA” di Mary Kubica;

 

Il romanzo di esordio di Mary Kubica è “una brava ragazza” edito da Newton Compton e già tradotto in sette paesi tra cui l’Italia. Un ottimo esordio per la scrittrice con questo thriller incredibile. Mia Dennett è figlia di un importante giudice di Chicago e una sera entra in un bar per aspettare il suo fidanzato, ma questi le da l’ennesima buca; Mia così decide di vendicarsi e si lascia sedurre da uno sconosciuto incontrato lì al bar, Colin Thatcher, ha modi gentili ed è perfetto per una avventura di una notte. Purtroppo sarà un grave errore commesso da Mia; Colin in realtà la spiava da tempo e la stava aspettando conoscendo le sue abitudini perché è stato assoldato per rapirla. Ma Thatcher invece di consegnarla al suo mandante decide di nasconderla e tenerla in un luogo segreto. A Chicago intanto i suoi familiari sono alla ricerca di Mia, la madre Eve ha incaricato il detective Gabe Hoffman di ritrovarla. Questo rapimento ha sconvolto la vita dell’intera famiglia all’apparenza perfetta. Un esordio bellissimo e spiazzante per Mary Kubica con questo thriller pieno di colpi di scena e con un finale spettacolare, perfetto per una trasposizione cinematografica. Un thriller psicologico che parla di questa Mia Dennett “una brava ragazza” che forse ha qualcosa da nascondere. Il lettore viene catturato da una ottica di attesa per gli eventi che si susseguono e che poi sveleranno molte cose e si appassionerà alla storia che in ordine temporale narrerà del prima e del dopo rapimento. Forse all’inizio non è facile per il lettore abituarsi all’avanti e indietro della storia ma poi sarà tutto facile e familiare abituarsi. La trama si concentra sugli eventi brevi e focalizzati sui personaggi della madre di Mia, del detective Gabe Hoffman e del rapitore colin Thatcher. I personaggi sono interessanti, si evolvono durante la narrazione e si potranno così riscoprire pagina dopo pagina. Mia la si scopre attraverso i racconti degli altri, incuriosendo il lettore che può immaginarsi la Mia Dennett nella propria mente. Il detective studia Mia attraverso la sua vita privata, il suo rapitore Thatcher ne resta affascinato e l’ha rapita per un motivo preciso, non l’ha voluta consegnare al suo mandante perché questi voleva farle del male e Thatcher ha messo così a repentaglio anche la propria vita. La narrazione è ricca di dettagli ed è assolutamente avvincente e nasconde una doppia verità che una serie di colpi di scena svelerà. Tanta suspense per questo thriller sorprendente, pieno di sbalzi temporali e con un finale inedito.

DANIELA MEROLA

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Daniela Merola

Un saluto a tutti, sono Daniela Merola, scrittrice, blogger, giornalista e il mio sentiero è sempre stato "il coraggio delle proprie idee".

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