Cinema

Recensione del film “A Napoli non piove mai”

“L’OCCHIO CINEFILO”:

RECENSIONE FILM   “A NAPOLI NON PIOVE MAI”    dal 1 ottobre 2015 al cinema

Debutta alla regia l’attore e scrittore Sergio Assisi con il film “A Napoli non piove mai”, una commedia agro-dolce piena di ironia e leggerezza, che gioca su concetti e situazioni apparentemente banali e già visti. L’idea di Assisi è stata sin dall’inizio del film lo si capisce quella di giocare e sottolineare i luoghi comuni della città di Napoli creando un film garbato e misurato, un film fresco e pieno di positività e concedendo il fianco così a facili critiche. Infatti a primo impatto si può dare un giudizio frettoloso, però bisogna sapere che dietro la leggerezza e magari alcune banalità ci possono essere messaggi profondi e di buon senso. Il film narra la storia di tre sindromi: Barnaba, un quarantenne disoccupato che vive le sue giornate sperando nel “miracolo del bancomat”che lo salvi dal suo conto in rosso; Jacopo, amico di infanzia di Barnaba, che è stato abbandonato alla nascita in un cassonetto e che ora, ironia della sorte lavora presso un ufficio anagrafe e in più ha subito il trauma dell’abbandono sull’altare da parte della fidanzata, quindi praticamente un doppio trauma; Sonia è una brillante laureata in storia dell’arte e restauri che vive al nord e che, tra lo sconcerto dei suoi parenti, ha ricevuto un lavoro a Napoli; lei soffre della sindrome di Stendhal per cui sviene davanti alle opere d’arte che dovrebbe riportare in vita. A Napoli il suo incarico è quello di restaurare un San Sebastiano in una chiesa di quartiere. Le vite dei tre inesorabilmente si intrecciano. C’è un altro protagonista nel film, ed è la città di Napoli, qui descritta con tutti i suoi stereotipi e popolata da varia umanità al di fuori delle righe. Sergio Assisi esordisce così alla regia in questo film da lui scritto e anche interpretato; un vero rischio come opera prima ma Assisi ha potuto contare sulla sua bravura e su una serie di co-protagonisti veramente ben tratteggiati tra cui Ernesto Lama nel ruolo di Jacopo, Nunzia Schiano nel ruolo della perpetua della chiesa dove si trova il San Sebastiano da restaurare e Valentina Corti nel ruolo di Sonia, tutti riescono a dare quel tocco di magia e leggerezza di cui è pervaso il film. Un buon esordio per Assisi che ha potuto contare sull’ottimo montaggio di Daniele Cantalupo che ha sistemato le  immagini per non farle essere troppo banali. Dicevo un buon esordio, non un capolavoro ovvio, Assisi ha bisogno di una impronta personale se vuole proseguire nel cinema, non si può certo restare ancorati alla nobilissima e gloriosa tradizione del teatro e del cinema napoletano, con le sue citazioni che vanno da Totò a Troisi e fino ad arrivare a Siani stesso che ha già fatto man bassa omaggi e imitazioni a Troisi. Concediamo ad Assisi, che ha un grande talento, una seconda chance per una nuova avventura cinematografica. Bisogna però dire che il film “a Napoli non piove mai” vive di una energia narrativa che è un punto a favore su cui proseguire il cammino.

DANIELA MEROLA

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Daniela Merola

Un saluto a tutti, sono Daniela Merola, scrittrice, blogger, giornalista e il mio sentiero è sempre stato "il coraggio delle proprie idee".

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