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Sampieri, un borgo primitivo e marinaro

Il mare a Sampieri è così “dentro” che questo luogo appare come un’isola.
In effetti è un prolungamento costiero, un’appendice che si avventa ostinatamente e inutilmente contro il mare. L’acqua qui è presente in tutte le fogge e forme,  insiste tra questo costone e il mare  una curiosità geologica unica, vi è una presenza di una sorgente subacquea perenne di acqua dolce che è possibile scorgere, affiorante in una piccola insenatura, nei periodi di bassa marea.
Come dire che qui il mare è sempre presente, anche quando non c’è.
Il Borgo è incantevole, poche case, arrivati al centro assaggiate una granita dal gusto antico di quando il “lime” si chiamava limone. Non so se avete notato “mirabili” chef chiamare il limone, “lime”. Fa ganzi.
Questa barbara usanza tutta italiana di regalare agli altri il nostro mondo qui sosta. Qui la granita al limone è fatta con i limoni (senza Lime) e le rughe dei pescatori sono solchi di mare e vento.
A Sampieri di modernamente inutile c’è poco, resta l’antico sapore di un borgo primitivo e legato al mare con fili, lenze, ami e credenze popolari.
Sampieri è una frazione marinara, di circa 500 abitanti, nel comune di Scicli, in provincia di Ragusa. Antico e affascinante borgo di pescatori. Il minuscolo e romantico centro storico di case è tutto in pietra e le strade  sono lastricate.  Sampieri è situato lungo uno sperone di roccia calcarea, compreso tra due spiagge di finissima sabbia dorata.
Nella zona chiamata “Costa ri carro”  sono visibili nella roccia calcarea le vestigia di scavi, a scopo estrattivo. In parte oggi sommersi, questi scavi sono indizio plausibile di un insediamento del periodo neolitico ed appaiono improvvisamente e misteriosamente interrotti, forse a causa di una catastrofe naturale. Altre testimonianze preistoriche sono evidenti anche nella cosiddetta “Cava rô Ràbbusu”, una valle poco profonda
Nella zona dove attualmente è situata Sampieri, secondo alcuni, sorgeva una colonia greca chiamata Apolline, nome derivante da Apollo, poiché nel VI secolo a.C. nella località denominata “Ô Puzziddu” ovvero “Ô Puzzu râ zâ Vanna”, pare esistesse un tempio, ormai perduto, in onore di Apollo Archegete, che i fondatori delle colonie greche erano soliti edificare a scopo propiziatorio, come riferisce lo storico Tucidide.
I geografi arabi menzionano Sampieri col nome di Marsa Siklah, un porto dove le navi che provenivano dal Nord Africa e dal vicino oriente potevano attraccare fino al secolo XIII, prima che venisse insabbiato.
L’etimologia del nome di Sampieri è avvolta dalla leggenda e sembra sia da porre in relazione, secondo alcune tradizioni, a San Pietro apostolo che vi sbarcò nel 40 d.C. mentre era diretto a Roma. Altri ricordano che ivi fu presente anche San Paolo nel suo terzo viaggio apostolico, proveniente da Malta.
All’estremità orientale della spiaggia maggiore della borgata ed alla sommità di una falesia di circa 5 m di altezza, domina il paesaggio litoraneo la Fornace Penna. Dello stabilimento è rimasto solo un rudere a causa di un incendio di natura dolosa avvenuto nel 1924. Il luogo è così struggente che lo scenario della vecchia fornace è oggi location di alcuni episodi dello sceneggiato televisivo “Il Commissario Montalbano”, personaggio creato dal siciliano Andrea Camilleri ed interpretato da Luca Zingaretti.

Gianfranco Natale
© Riproduzione riservata

 

La località è raggiungibile dall’autostrada,
Dall’Aeroporto di Catania
Dall’Aeroporto di Comiso
Per il soggiorno consigliamo Hotel Baia Samuele

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