Interviste

“C’è posto per me?”, un frizzante romanzo di Ornella Ostieri. Intervista all’autrice

Abbiamo intervistato oggi Ornella Ostieri, giovane autrice del frizzante romanzo “C’è posto per me?”, ideale lettura per trascorrere qualche ora lontano dalle preoccupazioni quotidiane immergendosi in quelle di Antonella, la vivace protagonista del libro.
Ornella Ostieri nasce a Vico Equense, provincia di Napoli, il 28 agosto 1981. Nel 2000 si diploma in lingue con la votazione di 98/100, con una tesina in tedesco su Heinrich Böll e le Kurzgeschichten. La sua passione, oltre la letteratura, il teatro: nel 2006 frequenta il CAT, cooperativa artistica dell’indimenticabile Italo Celoro di “Scugnizzi”. Nel 2009 cambio di rotta: il matrimonio con Nico e nel 2010 la nascita di Paolo. “C’è posto per me?” è il suo primo romanzo, ma già si prevede un seguito…
Chi è Ornella Ostieri e di cosa si occupa?
Ornella è una donna di 32 anni che, stanca di sentire la vita come un tubino troppo stretto, ha iniziato a dedicarsi a ciò che più le dà gioia: la scrittura!
Cosa rappresenta per lei la scrittura?
Evasione dalla realtà… esercizio utile di questi tempi dai futuri incerti… La vita ci fornisce – nel migliore dei casi! – un domani a scatola chiusa… Spesso il futuro non è come lo immaginavamo… Il futuro è… semplicemente futuro, fatto di tanti piccoli oggi in fila come vagoni di un trenino, e se non cambi binari, stazione, passeggeri… beh! Questo domani così agognato sarà la logica conseguenza dei tasselli che lo compongono… giorni dopo le notti e notti dopo giorni qualunque…
Cosa l’ha spinta a iniziare a scrivere? È molto tempo che si dedica a carta e inchiostro?
Il desiderio di fare qualcosa che mi realizzasse davvero… Il lavoro è l’ aria che respiriamo per la maggior parte delle ore della giornata… La sera tornare a casa e rilassarsi è difficile, la quotidianità ci si è appiccicata addosso come una seconda pelle… Allora, pur rimanendo con i piedi per terra e conservando il mio lavoro da contabile, nulla mi vieta con le mani di accarezzare e plasmare un sogno: quello di poter vivere delle mie parole… È da circa un anno che mi ci dedico con costanza…
Ha dei punti di riferimento letterari?
Sono onnivora, mastico di tutto! Ma le letture che mi danno più piacere sono quelle leggere… Leggere sì, ma intelligenti, acute, scritte da penne brillanti… Parlo di autrici quali Sophie Kinsella e la nostra italianissima Federica Bosco.
Chi è stato il primo a sapere della sua passione e della sua opera? Come ha reagito?
Mio marito, il mio migliore amico! E chi altrimenti? Mi ha assecondata, è allenato da anni di matrimonio a farlo!
Crede che la protagonista del suo romanzo faccia parte di lei? C’è Ornella Ostieri in Antonella?
Sono Antonella quando mi innamoro, quando inseguo una chimera, quando seguo un consiglio sensato, ed un piano “Kapicazze”, quando prendo una cantonata, quando mi ostino nel mio orgoglio… Sono Antonella quando mi guardo alle spalle e vedo i fantasmi dell’affettività che mi è mancata, ma divento Ornella quando decido di guardare avanti. Rispetto ad Antonella, mi sento fortunata, avendo prima di lei deciso di reagire… Quando il mio bicchiere è mezzo vuoto… prendo il fiasco e lo riempio!
Ha tratto ispirazione da qualche esperienza o è tutto frutto della sua fantasia?
Antonella è la mia figlia di carta… E proprio avendola “partorita” io, ovvio che conservi tracce di me… Le ho fatto muovere i primi passi su terreni che mi erano noti, dandole un passato nella moda che mi era familiare. Ma poi la birichina, come tutti i figli, ha iniziato a danzare e correre fra le pagine bianche, riempiendole con la sua inguaribile voglia di vita, farcendole di errori, tentando rappezzi… Ho dato carta bianca alla mia fantasia, ed Antonella è il mio Avatar. Dunque, Signori della Corte, mi dichiaro innocente di quanto lei dice, dirà, ha fatto e farà!
Ci parli un po’ della sua protagonista…
Le sono affezionata, sebbene non condivida le sue scelte. Ma lungi da me giudicarla, sarebbe facile per me salire sul pulpito e farle una ramanzina. A costo di ripetermi, devo insistere su questo: la vita ha saldato vecchi debiti dandomi la compagnia di un grande uomo, mio marito, e di un piccolo ometto, mio figlio Paolo. Io ho qualcuno da rendere fiero di me, e ciò mi dà la misura dei passi da fare, evitando di inciampare, calpestare. Antonella invece ad un certo punto decide di trovare il suo posto sgomitando, magari in maniera non sempre corretta e di certo poco ortodossa. Antonella come una moderna Maddalena e, da che mondo è mondo, nessuno le scaglierà contro la prima pietra, specchiandosi in almeno una delle debolezze della ragazza, nelle sue fragilità…
Prevede un futuro per lei?
Un futuro… prossimo!
Cosa pensa del mondo letterario contemporaneo?
Leggo ancora con piacere… Certo, mi manca la giusta prospettiva, il distacco necessario per affermare oggettivamente se qualche collega contemporaneo farà la storia. Come al solito dico: ai posteri l’ ardua sentenza!
Cosa pensa dei talent show dedicati agli scrittori? Crede siano una buona occasione per farsi conoscere o è piuttosto fedele ai tradizionali giudici della promozione, ovvero i lettori?
Io sono della vecchia scuola, ho ancora difficoltà a scaricare un e-book, figurati concepire un talent show per scrittori! Ad ogni modo, in bocca al lupo a chi percorre nuove vie, ed in bocca al lupo anche a me lungo i sentieri da sempre battuti… e purtroppo un po’ affollati!!!
Ha un passato da attrice e da protagonista, la sua esperienza teatrale le è servita?
Certo! Immedesimarsi in tanti personaggi mi ha aiutato perfino nel lavoro di stesura del mio romanzo, per uscire da me e dar voce e anima alla mia protagonista e tutta la sua allegra brigata! Oltretutto… perché no? Un giorno il mio romanzo potrebbe diventare una fiction, essere sceneggiato… Ed io ovviamente mi candiderei per il ruolo di protagonista! Alla prima presentazione svoltasi a Vico sono entrata in sala urlando le battute di Antonella, magari con un po’ di fortuna…
Può regalarci un’anteprima del suo libro nel cassetto?
Posso solo dirvi che le figure fino ad ora marginali avranno il loro momento di gloria. Antonella non sarà l’unica a calcare la scena… Il secondo romanzo vedrà un Angela meno bacchettona, una Luisa sempre “uraganoica” e un’emozionantissima Imma, personaggio che dedico con tutto il cuore a mia mamma.

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