Cultura

Il Museo della Fotografia più importante del mondo? E’ Italiano!

E’ italiano, e si trova a Firenze, il più importante Museo della Fotografia, dell’Immagine e della Comunicazione del Mondo! Per comprenderne il perché, mettiamo un po’ d’ordine alla Storia della Fotografia in  Italia: Al primo piano abitano sempre i conti Rucellai, ma a piano terra, del palazzo fiorentino progettato da Leon Battista Alberti, in via della Vigna Nuova 16, dal 1983 ha trovato una splendida sistemazione il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, il primo Museo italiano dedicato interamente all’immagine fotografica Sala posa Alinari. Negli spazi, al piano ammezzato, già adeguatamente ristrutturati, trovano posto una fototeca di 250.000 lastre, Buna sala per le Mostre, un’esposizione di macchine fotografiche d’epoca ed una “Sala posa”ricostruita sul modello di quelle ottocentesche, Alinari.
La nascita ufficiale della fotografia si fa risalire al 1839, quando venne presentata all’Accademia delle Scienze di Parigi. Gli inventori, ambedue francesi, Niepce e Dagherre, ebbero il merito di scoprire la possibilità di ottenere immagini permanenti per mezzo di un procedimento ottico e chimico che fu chiamato Dagherrotipia; il termine Fotografia fu adottato successivamente.

Nel clima stimolante in una Firenze, in cui agisce una borghesia illuminata e progressista, nel 1852, in via Cornina, nasce l’attività lo Studio fotografico dei Fratelli Alinari, che successivamente, prende nome di “Fratelli Alinari Fotografi Editori”, tre generazioni di fotografi che compiono il loro lavoro con precisione e passione. Nel 1920, lo studio si
trasforma in Fratelli Alinari S.P.A. Fratelli Leopoldo, Romualdo e Giuseppe Alinari.
Il merito dei Fratelli Alinari è quello di aver fotografato tramite i loro collaboratori, opere d’Arte e di Architettura in tutti i paesi del mondo, documentando, anche, paesaggi, immagini di vita e di costume. Altro merito dei Fratelli Alinari è quello di aver rilevato dai loro concorrenti, i fotografi  Brogi, Anderson e molti altri ancora, varie collezioni di lastre fotografiche che hanno
arricchito il loro patrimonio iconografico, oggi, praticamente senza rivali, a disposizione di  studiosi e ricercatori che possono acquistare le immagini.
Dopo la guerra, intorno al 1950, in seguito all’estinzione della famiglia Alinari, l’Archivio venne acquistato dal Conte Vittorio Cini, il più grande collezionista d’ Arte  italiano.
Successivamente, le azioni furono rilevate dalla Famiglia Zevi, nome noto nel mondo della Finanza e della Cultura, che ebbe il merito di aver ampiamente promosso la  divulgazione delle Edizioni Alinari.
Nel 1983, la Fratelli Alinari S.P.A. Viene, ancora una volta, rilevata dall’abile manager Claudio De Polo, uomo d’affari, ma anche di cultura che riporta a nuova vita l’azienda, di  cui oggi è presidente; trasforma la S.P.A. in Museo e promuove Mostre ed Iniziative di  ogni genere che portano alla ribalta mondiale questa realtà italiana.
I servizi, che vengono oggi offerti ai committenti, vanno dalla di ricerca negli Archivi  Alinari, alla redazione di documenti storico/scientifici, alla progettazione grafica e  strutturale di Mostre che possono ampiamente spaziare sui temi di Industria, Artigianato,  Agricoltura, Ambiente urbano, Paesaggio, Didattica nella Storia dell’Arte, ( Pittura,
disegno,scultura, architettura) e Storia della Fotografia.
Molto spazio è stato dedicato alla Sicilia con edizioni a tiratura limitata di stampe in Collotipia raccolte in cartelle raffiguranti le Città siciliane ed i Siciliani.

Presso l’Archivio Regionale di Palermo sono custodite, in copia, tutte le foto d’Archivio riguardanti la Sicilia, stampate dalle lastre originali e catalogate.
Dal 2006  il Museo di Storia della Fotografia, conserva le sue collezioni negli storici ambienti di palazzo Alinari a Firenze e dall’ottobre del 2006, ha aperto al pubblico la nuova sede del MNAF, Museo Nazionale Alinari della Fotografia, in Piazza Santa Maria Novella, nel complesso delle ex Leopaldine.
LA STAMPA IN COLLOTIPIA
Dall’Ottocento a oggi, la Stamperia d’Arte Alinari, l’unica ancora attiva al mondo, realizza riproduzioni a tiratura limitata e di qualità sopraffina secondo l’antica tecnica artigianale della collotipia su carta e su lastra d’argento a partire da immagini fotografiche.
La collotipia è un processo fotomeccanico che permette di ottenere immagini a colori assolutamente prive dell’usuale retino della stampa industriale. Una lastra di cristallo (la matrice) viene ricoperta da uno strato di speciale gelatina; dopo alcune ore di cottura in appositi forni, la lastra è pronta per essere impressionata sovrapponendovi il negativo dell’immagine da riprodurre. La lastra viene poi inchiostrata a mano e collocata in macchina per la stampa a contatto diretto su carta. Ogni foglio è frutto di diversi passaggi di
colore regolati dall’abilità dello stampatore. Tecnicamente la collotipia consente di stampare solo in tirature limitate fra le 00 e le 500 copie per lastra. Oltre questa quantità lo strato di gelatina si deteriora e non permette più di ottenere una stampa ad alta qualità.
Ogni singola collotipia, numerata con un marchio a secco, è quindi un esemplare unico e irripetibile per qualità e raffinatezza. Le stampe in collotipia riproducono sia opere d’arte a colori (quadri, sculture, affreschi, mosaici), sia disegni a uno o due colori scelti tra i capolavori della storia dell’arte di ogni tempo: dalla pittura etrusca e romana, attraverso le creazioni dei maestri di tutti i secoli, fino all’arte moderna e contemporanea. Sempre con la tecnica della collotipia possono essere stampate immagini fotografiche antiche e moderne: dal dagherrotipo alla moderna fotografia. La Stamperia d’Arte Alinari ha sede nello storico stabilimento fotografico della Fratelli Alinari a Firenze, ed è visitabile su appuntamento.

CURIOSITA’
Lo sapevate che, tra le Vecchie Foto d’epoca, dei nonni o dei bisnonni, potrebbe celarsi un piccolo tesoro? Sì, perché il collezionismo di foto d’epoca ha raggiunto un notevole livello di attenzione tra gli amatori. Il valore della foto dipende dallo stato di conservazione dalla data e dalla firma del fotografo. In America l’interesse per l’ Arte Fotografica ha superato quello per l’Arte grafica e pittorica.

 © Riproduzione riservata
Lina Tringali

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Un pensiero su “Il Museo della Fotografia più importante del mondo? E’ Italiano!

  • Lina Tringali

    Un cordiale saluto ai lettori ed agli scrittori.
    Sono Lina Tringali ed ho collaborato, negli anni passati, con la S.P.A. “Fratelli Alinari”, oggi museo. Se lo desiderate potrò darvi maggiori informazioni sulle foto d’epoca esulle tecniche di stampa relative.

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