Il poeta che viaggia da solo
Un poeta come Andrea Lepone è un artista finito a tutto tondo. Un uomo che viaggia ed osserva il movimento della vita intorno a se, senza interferire mai, ammirandola e donando spazi di libertà. Con il suo libro Poesie di una mente silenziosa, edito dalla Kimerik, ci concede momenti di introspezione ma anche liberatori per la nostra anima e per la nostra mente. Andrea Leponte è un poeta che continua a crescere costantemente , che non si sente per nulla arrivato, ma un uomo alla ricerca di bellezza, sensibilità e umanità. Essere protesi verso il proprio miglioramento è il miglior progetto che un essere umano possa avere. È quello a cui tende il nostro autore, sempre, tenacemente.
Leggo dalla sua biografia che questo libro di poesie è un intento di condividere con i lettori il suo lungo viaggio introspettivo, qual è stato questo viaggio e come lo ha affrontato? Ho cercato di scavare nella mia persona, nella mia anima, in tutti i miei ricordi giorno dopo giorno, cercando sempre qualcosa di nuovo, poi ho confrontato le mie esperienze, i miei pensieri e le mie sensazioni con la realtà che mi circonda. E proprio da questo confronto sono nate le parole e i concetti espressi nel mio libro.
Ha avuto una presenza costante durante questo viaggio? Nessuna presenza costante, è un viaggio che ho affrontato completamente da solo. Penso che se non lo avessi fatto in piena solitudine non sarei riuscito a cogliere tutti i dettagli e a mettere insieme tutti i frammenti concettuali che hanno dato origine al libro.
Come e cosa intende per libertà? La parola libertà ha due significati per me: libertà significa innanzitutto avere piena coscienza di se stessi, delle proprie capacità, delle possibilità che si hanno grazie alla vita e al viaggio esistenziale che essa ci offre ogni giorno; in secondo luogo, significa rispettare le capacità degli altri e non ostacolare il loro viaggio di vita, questo perché non può esistere il concetto di uomo senza quello di umanità.
La mente di ognuno di noi è realmente silenziosa, come recita il titolo del suo libro, oppure fa tanto rumore a causa dei nostri molteplici pensieri? Penso che la mente di ognuno di noi faccia sempre tanto rumore e ci dica molte cose, ma al contempo ritengo che la quasi totalità di questi pensieri non corrispondano al nostro essere. Per capire chi siamo veramente bisogna far tacere per un istante la nostra mente e guardarci intorno, facendo attenzione ad ogni particolare.
Di Bukowski e Montale cosa apprezza maggiormente nello specifico? Di Bukowski apprezzo la meravigliosa semplicità, mentre per quanto riguarda Montale ammiro il suo inimitabile distacco dal mondo descritto nelle sue opere. Potrei citare due poesie che amo particolarmente: la prima è “Roll the dice” di Bukowski, mia poesia preferita in assoluto; la seconda è “La vita oscilla”, di Montale ovviamente.
In una sua precedente intervista leggo che è un appassionato di fotografia, secondo lei la fotografia può essere una poesia per immagini? Assolutamente sì. Una fotografia, esattamente come una poesia, può suscitare una miriade di emozioni, sensazioni e interpretazioni nella persona che la osserva.
Dove sta andando Andrea Lepone? Andrea Lepone sta continuando il suo viaggio attraverso nuovi progetti, con grande ambizione e con la voglia di migliorarsi sempre di più.
Anna Pizzini