Il Sud è condannato al silenzio e alla solitudine
Ieri il Sud è stato tagliato fuori dai circuiti della comunicazione. Centinaia di migliaia di persone non sono riuscite a collegarsi a Internet.
Problemi di connessione per diversi utenti in possesso di una linea ADSL Telecom Italia, la notizia arriva direttamente dai clienti del noto marchio che tramite i social stanno segnalando il loro disappunto a causa dei problemi tecnici che nelle ultime ore stanno impedendo la navigazione su Internet.
Secondo le prime informazioni sembrerebbe che il blackout della linea ADSL di Telecom Italia riguardi soprattutto la Calabria e la Sicilia, la maggior parte delle segnalazioni di problemi provengono infatti dal sud Italia. Il problema sarebbe da attribuire ad un cavo tranciato tra Cosenza e Lamezia. Fin qui la cronaca, quello però che preoccupa è che i grandi mezzi di informazione hanno oscurato la notizia. Nessun mezzo di informazione ne ha parlato!
Non avere connessione Internet equivale a un vero e proprio blackout e produce milioni di euro di danni. Il guasto tecnico non può essere qui condannato, la valutazione che faccio riguarda la mancanza di forza politica del Sud che non riesce a raccontare le esigenze di un territorio fondamentale, ma ormai considerato marginale.
Sky Italia sembra una televisione fortemente orientata su Milano e il Nord in genere. Rai 24 ha una grande attenzione ai fatti romani. Il Sud Italia è sempre trascurato. Le notizie non giungono a livello nazionale. Gli investimenti delle grandi reti di informazione sono concentrati sulle aree metropolitane del nord Italia.
Perché migliaia di aziende meridionali ieri erano senza internet? Centinaia di migliaia di persone si sono improvvisamente sentite fuori dai circuiti nazionali è neppure un telegiornale ha lanciato la notizia. Perché? Se fosse accaduto al Veneto o alla Lombardia cosa sarebbe successo?
Non è una forma di pietismo, io credo che la colpa di tale oscuramento informativo abbia una radice ben marcata: il sud Italia è stato ed è rappresentato da politici inadeguati che non hanno saputo raccontare le vocazioni del territorio meridionale. Una classe politica che si è solo occupata dei propri affari e che ha trascurato i malesseri antichi del Sud Italia.
In questa omissione di informazione io leggo la prova di una desolante solitudine del sud.
E’ accaduta una cosa e cioè un problema alle reti Telecom, al guasto tecnico si è aggiunta una colpa ancora più grave: l’immane silenzio nazionale.
I cittadini meridionali sembrano ormai accettare supinamente un ruolo marginale. E’ come se sapessero che è ormai inevitabile (ecco perché negli anni il Sud ha subito una drastica diminuzione di investimenti nella solitudine politica a cui si è condannata e nel silenzio generale).
Forse a qualcuno questa analisi non piacerà, certamente rappresenta uno degli ultimi gradini di questa discesa vorticosa verso un ruolo sempre più marginale. Quando avremo sceso l’ultimo gradino che succederà? Se alla disoccupazione giovanile, all’insicurezza economica, alla presenza della criminalità organizzata, alla povertà di tante aree aggiungiamo il silenzio nazionale cosa accadrà?