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Indagine su una donna in nero, un libro della scrittrice palermitana Mariceta Gandolfo

Mariceta Gandolfo è nata e vive a Palermo, presso la cui università si è laureata in Filosofia e in Lettere Classiche. Ha insegnato per molti anni presso l’Istituto alberghiero e il Liceo Classico “Francesco Scaduto” di Bagheria. Ha scritto e diretto vari testi teatrali e collaborato alla rivista Mezzo Cielo. Ha già pubblicato per la casa editrice La Zisa il romanzo Sotto il cielo di Palermo, per la Casa Editrice Kimerik Donne in penombra – Storie semiserie di donne poco importanti (2019) e Una ragazza degli anni ’70 (2020). Attualmente collabora alla rivista di Psicologia Link e insegna presso l’Università “Leonardo da Vinci” di Palermo.

Un misterioso dipinto, una donna enigmatica. Da qui parte la trama di un ordito travolgente.

“Indagine su una donna in nero”, di Mariceta Gandolfo.
Edizioni Kimerik, naturalmente.

https://www.kimerik.it/libro/4277/indagine-su-una-donna-in-nero-mariceta-gandolfo/

Un misterioso quadro, ritraente una donna seduta, vestita di nero e dallo sguardo attonito e perso nel vuoto con un bambino ai suoi piedi, diviene il pretesto per imbastire una narrazione che intreccia Storia e finzione, snodandosi nell’arco di un secolo e coinvolgendo personaggi di rilievo quali Renato Guttuso, Lia Pasqualino Noto, Piera Lombardo e Topazia Alliata, futura madre di Dacia Maraini.
La “donna in nero”, che tanto desta la curiosità di Enzo Gandolfo, fratello dell’autrice e proprietario del dipinto, si rivelerà – grazie anche al prezioso contributo della studiosa e appassionata d’arte Annamaria Ruta – opera di Piera Lombardo, una delle più sensibili pittrici siciliane del ‘900 la cui produzione complessiva è pressoché sconosciuta in Italia. S’innesta subito il vivo interesse per la protagonista del quadro, sulla cui vita la Gandolfo, partendo da eventi realmente accaduti, ricama la trama di questo romanzo, che dai primi del Novecento si snoda fino a donare un lieto fine alla vita del piccolo ritratto nell’olio su tavola.
Il romanzo è soprattutto un omaggio alla forza e al coraggio delle donne, che ancora una volta si dimostrano artefici dei grandi cambiamenti del costume e della Storia.
Il quadro è attualmente esposto a Noto, presso la grande mostra su Novecento – Da Pirandello a Guccione – Artisti di Sicilia curata da Vittorio Sgarbi.

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