Interviste

intervista con Giorgia Butera

“LIBERE IDEE INTERVISTE”:

GIORGIA BUTERA

E’ un vero piacere per me incontrare Giorgia Butera, palermitana doc, sociologa della comunicazione, donna che dedica la sua vita all’impegno civile, scrittrice e tanto altro.

  • Giorgia, benvenuta a “libere idee interviste”, per chi non sapesse inizio col chiederti cosa significa essere una sociologa della comunicazione.

La funzione principale del sociologo è quella di analizzare ed interpretare la società, la sua organizzazione ed i cambiamenti in ogni ambito, occupandosi delle relazioni tra l’individuo e il sistema sociale, con lo scopo di garantirne processi efficaci e stabili. Nel mio caso, rivolgo attenzione particolare nell’ambito dei media e new-media.

  • Sei da poco ritornata da Ginevra dove hai partecipato alla 32° Sessione sul “Consiglio dei Diritti dell’Uomo” delle Nazioni Unite e dove tu hai partecipato in veste di Presidente di “Mete Onlus”, insieme anche alla collega Sara Baresi, Presidente “Protea Human Rights”, e hai relazionato sul gravissimo tema del turismo sessuale minorile, un tuo progetto partito dall’aeroporto di Palermo “Falcone-Borsellino” e giunto fino a Ginevra; parlami di questo progetto che stai ora portando avanti.

“Amiamo i Bambini. Amiamoli Tutti” è il nuovo impegno umanitario da me ideato nel ruolo di Advocacy, si tratta di un “Messaggio di Civiltà” contro il turismo sessuale nei confronti dei minori.

Ad accogliere l’iniziativa lanciata da me insieme a Sara Baresi (Presidente  Protea, Associazione per la Tutela dei Diritti dell’Uomo, Italia e Consulente Mete per i Paesi del Maghreb) e l’Avvocato Tiziana Barrella (Responsabile Scientifico, Osservatorio Giuridico Italiano), è stato l’Aeroporto di Palermo “Falcone e Borsellino”, dove sono stati esposti dei manifesti.

Il Testimonial del “Messaggio di Civiltà” è il Professore Alessandro Meluzzi, il quale afferma:“I bambini sono sacri. Chi li usa stupra il futuro dell’umano, e del mondo”.

Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale del Turismo ogni anno almeno 3 milioni di persone partono per viaggi a scopo sessuale. Il turismo sessuale nei confronti dei bambini e delle bambine è pedofilia tollerata. Continuare a leggere e diffondere dati allarmanti, ed allo stesso tempo negare azioni concrete ed interventi mirati da parte di quelle realtà che hanno il dovere di occuparsene, provoca sentimenti di profonda indignazione. La negazione porta ad uno stato di accettazione passiva. I Bambini hanno il Diritto di crescere in modo sano e naturale in qualunque parte del Mondo, essi si trovino. Bisogna sviluppare modalità di analisi, valutazioni e confronto per ciò che concerne l’agire in relazione alla cultura del rispetto, della dignità umana e del diritto alla crescita naturale dei bambini, tutelandone la vita ed il sano cammino. Tutti i bambini e le bambine hanno il diritto ad essere amati. Non possiamo accettare che al mondo (tanti tantissimi) vengano abusati, violentati e sfruttati perché figli della povertà economica e sociale. L’autore del manifesto è Salvo Sorci.

  • Quali segnali hai potuto recepire a Ginevra in merito a questo progetto?

Io sono intervenuta, presentando la nostra azione umanitaria riguardante il turismo sessuale, durante l’Item 3; nella Grande Sala erano presenti il Presidente del Consiglio Diritti Umani, i Paesi in ascolto e le Ong accreditate. Ho chiesto collaborazione internazionale, e da qualche Paese abbiamo ricevuto segnali di interesse e condivisione.

  • Sei presidente di “Mete Onlus”, una associazione no profit per sostenere questi progetti. Come è nata?

Nella mia vita mi sono sempre occupata di Diritti Umani, per diversi anni ho collaborato con una importante ed autorevole ONG, dove ho sviluppato una conoscenza imponente nell’alto tema dei Diritti Umani

Poi, due anni fa nasce l’impegno umanitario “Sono Bambina, Non Una Sposa”, una campagna riconosciuta, sin dal primo istante, a livello internazionale. Inevitabile, dare luce ad una Associazione che portasse avanti “la nostra Umanità”.

  • Un altro grande tuo progetto, che ha ricevuto grandi riconoscimenti e sostegno, è “Sono Bambina, Non Una Sposa”, qual è il bilancio che puoi fare e a che punto siamo con questa battaglia?

Sono molto fiduciosa, in due anni di impegno concreto, quotidiano e costante, ho visto un cambiamento a livello internazionale. Spesso, affermo: “Chi educa una Donna, educa un Popolo”, ed è proprio così. Il gap si sta colmando, le donne stanno cominciando a reagire. I nostri obiettivi sono chiari: diffondere la cultura del rispetto, della dignità umana e del diritto alla crescita naturale, consolidare il rapporto educazione/istruzione nelle diverse culture, fornire informazioni e conoscenza su aspetti legislativi e procedurali relativi al tema delle spose bambine, e dei matrimoni precoci, forzati e temporanei.

Mete Onlus nel giro di poco tempo è diventata partner di Girls Not Brides, una ONG mondiale che include le 500 associazioni che in ambito internazionale si occupano di matrimoni precoci, forzati, temporanei e spose bambine.

  • La diffusione della conoscenza è il punto focale del tuo lavoro, di chi fa comunicazione Sociale, quanto è difficile trasmettere messaggi forti e smuovere coscienze?

E’ molto molto difficile ed impegnativo; io affronto la disumanità, la negazione e le violazioni attraverso l’amore. L‘essere Advocacy, e quindi una portavoce di cause sociali, ti porta inevitabilmente ad identificarti, anche umanamente, in ciò che si conduce. Molto spesso il confine tra la vita personale e professionale è tracciato da una linea invisibile. Sono molto grata alla persone, molta gente al mondo segue il mio operato, questo rende la mia forza ancor più ricca di energia.

  • Hai appena ricevuto “la Medaglia del Presidente” della Repubblica, cosa rappresenta per te un riconoscimento così?

La Medaglia è stata conferita per il mio impegno umanitario internazionale, sicuramente tanto onore, ma anche una grande responsabilità civile. Abbiamo anche ricevuto una pregiata ed autorevole lettera firmata dalla Professoressa Luisa Corazza, Consulente per le Questioni Sociali del Presidente della Repubblica.
Cito, un brano della lettera: “L’Attività della Sua Associazione verte su questioni di estrema criticità e centralità quali il rispetto dei Diritti Umani, l’integrazione, la convivenza, temi sui quali il Capo dello Stato ha più volte richiamato l’attenzione pubblica”.

  • Come vedi la situazione delle donne attualmente nel mondo, di tutte le donne.

La situazione è fortemente drammatica se volgiamo l’osservazione nello scenario internazionale, la donna è vittima di abusi, violenze, privazioni, negazioni.

Ed è per questo, che rivolgo un appello a tutta la Comunità Internazionale: “Dobbiamo Tornare Umani”.

Ringrazio Giorgia Butera per l’impegno, il coraggio e la dedizione che mette ogni giorno nel suo lavoro.

Potete trovarla su:

twitter: @giorgiabutera

facebook: Giorgia Butera

facebook: Mete Onlus – Sono Bambina, Non Una Sposa

www.giorgiabutera.it

www.meteassociazione.it

DANIELA MEROLA

 

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Daniela Merola

Un saluto a tutti, sono Daniela Merola, scrittrice, blogger, giornalista e il mio sentiero è sempre stato "il coraggio delle proprie idee".

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