La guerra della Russia contro l’Ucraina ha reso la Sicilia protagonista nel mercato energetico e nel settore degli idrocarburi
La guerra della Russia contro l’Ucraina ha reso la Sicilia protagonista nel mercato energetico e nel settore degli idrocarburi.
La guerra che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina ha una conseguenza inaspettata: il Sud adesso è al centro di nuovi investimenti sull’energia e sulle risorse energetiche in generale.
I nuovi giacimenti di gas scoperti al largo di Ragusa e chiamati “Argo” e “Cassiopea” nel Canale di Sicilia, rendono la Sicilia sempre più importante.
Le raffinerie di Ragusa, Milazzo. Le altre raffinerie: la Isab a Priolo, la Esso di Augusta. Poi la centrale Enel di Priolo, che brucia gas naturale, e l’impianto Archimede che produce energia solare con un sofisticato sistema di specchi.
Potremmo continuare con i giacimenti esistenti, ma non è questo il senso, quello su cui vogliamo porre l’accento è che la Sicilia (tutto il gas algerino attraversa l’Isola), il Sud in genere (Vedi TAP pugliese), o ancora: i nuovi rigassificatori a Gioia Tauro, diventano ogni giorno di più protagonisti e fondamentali nella geopolitica delle risorse energetiche. Se anche volessimo parlare di sole e di energie rinnovabili, la latitudine, la posizione del Sud e la sua irradiazione propone un vantaggio non secondario anche in questo settore.
Tutto ciò cambia il quadro nazionale: nell’idea del nuovo federalismo i legislatori dovranno tenere conto che l’asse energetico (e dunque il prossimo sviluppo europeo) ha spostato il baricentro verso il meridione.
Il Sud ha in mano le chiavi energetiche italiane ed europee e dunque nel nuovo assetto istituzionale programmato mi auguro si rispetti la posizione della Sicilia e del sud in generale.
Finalmente la Sicilia può essere protagonista e sostenere lo sviluppo industriale del nord. Non considerate più il Sud la periferia del mondo, perché adesso con la guerra tra Russia e Ucraina il mondo si è spostato a Sud.
Gianfranco Natale
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