Le responsabilità della sinistra
Mi capita, spessissimo, di annoiarmi. Ma vi rendete conto politici di quanto siete autoreferenziali?
Il telegiornale tipo: oggi Bossi ha detto “dovrei uscire dal governo”…
e giù: chilometri di inchiostro. Riunioni, incontri notturni… trasmissioni televisive.
PRECISAZIONE
Bossi non ha detto “devo uscire dal governo”, ma “dovrei” ciò sottende ipotesi e contrasti che in una discussione franca e obiettiva di alleati che si guardano pariteticamente su piani pragmatici possono significare uno stimolo propedeutico a uno sviluppo dell’azione di governo…
e giù: chilometri di inchiostro. Riunioni, incontri notturni… trasmissioni televisive.
Dai – non c’è nulla di reale. E’ un film, ma vi rendete conto che mentre loro fanno contorsioni del periodo italiano qui si sta in trincea?
Combattiamo giorno dopo giorno con un’economia che non va bene. Con una crisi dei consumi. Con tante difficoltà… Ma perché stiamo andando in quella direzione? Ora non venite a dire che la colpa è del solito Berlusconi… voglio vedere io i mestieranti dell’antipolitica cosa faranno appena il Cavaliere uscirà di scena.
Il dibattito è stagnante: il governo cade, il governo non cade… il governo barcolla… forse… e intanto siamo stremati e fiaccati da una crisi economica che non lascia respiro.
Chiariamo un’altra cosa, la colpa non è dei giornalisti che si occupano della vicenda – ci mancherebbe, caso mai colpe ne ha chi a cuor leggero pensa che gli italiani siano inconsapevoli e che li si può addomesticare con trasmissioni anni ’80.
Eppure abbiamo bisogno di un cambiamento.
Devono cambiare linguaggio i politici…
devono fare altre domande i giornalisti
devono cambiare il sistema di elezioni (più diretto)
soprattutto dobbiamo cambiare i politici…
Non è possibile che chi ha fatto opposizione si senta forte perché era all’opposizione come se ciò potesse condurre a una posizione di privilegio. Non è possibile perché in Italia l’opposizione ha spesso partecipato alla gestione della cosa pubblica con lo stesso tatto (grossolano) di chi governa.
Lo dico con forza e lo ripeto: se siamo arrivati fin qui chi nell’opposizione ha ricoperto incarichi di governo non può credere di non avere responsabilità. Come minimo hanno la responsabilità di aver fatto davvero poco per contrastare questa deriva.
La responsabilità non è identica per tutti, ma chi all’opposizione ha ricoperto in passato incarichi importanti e di governo, chi ha gestito il paese non può pensare di indossare la casacca perché adesso è il suo turno.
Non è un gioco, non ci sono turni, spero si abbia il buon senso di farsi da parte. Dovrebbero dire, va bene, ho fatto il mio percorso. Basta, adesso mi metto da parte. Che cosa bella sarebbe se l’opposizione decidesse di presentare giovani trentenni, quarantenni e dicesse. Adesso tocca a loro…