X-Men: giorni di un futuro passato
X-Men: giorni di un futuro passato
Bryan Singer ritorna alla regia di una sua creatura già diretta nel 2006, gli “X-MEN”, in questo nuovo ed interessante “GIORNI DI UN FUTURO PASSATO”. E’ un viaggio, un interquel, come lo ha definito lo stesso Singer, un viaggio all’indietro nel tempo, un viaggio che racchiude azione e pathos; lo stesso regista è pronto a girare il prossimo “EX-MEN APOCALIPSE”. Questo viaggio a ritroso nel tempo ha l’obiettivo di tornare nel passato per modificarlo e cambiare il futuro di conseguenza. E allora tutta la squadra degli “X-MEN”, i mutanti che formano una squadra formidabile riuniti tutti insieme che si alleano con le loro versioni mutanti giovani per combattere le sentinelle che vogliono eliminarli. Ritroviamo così wolverine (HUGH JACKMAN) che giuda i mutanti in questo viaggio; ritroviamo il giovane professor x (JAMES MC AVOY) che si allea con la sua versione anziana (PATRICK STEWART); magneto in due versioni, (MICHAEL FASSBENDER e JAN MCKELLEN); ritroviamo HALLE BARRY in tempesta e JENNIFER LAWRENCE in mystica; tutti i mutanti attraversano la legge del tempo per cambiare gli eventi e imporre il proprio pensiero. L’action e gli effetti speciali dominano il film creando una forte adrenalina tra azione e filosofia universale rendendo il film un po’ fracassone ma è evidente lo sforzo di Singer di fare un film che sia solo action ma che abbia una sua logica, un pensiero di spessore e un pathos apocalittico. Nel complesso il film esprime le paure di tutti gli uomini, la paura per un futuro che sfugge di mano, un passato a cui non vi è rimedio, una incertezza globale sul perché della vita e dei suoi accadimenti e l’eterna contrapposizione tra passato e futuro. Un buon film.
DANIELA MEROLA