Società

L’Ucraina e le minacce russe

Non so chi fermerà Putin.
Nel 2008 la Russia aveva dimostrato la determinazione nel difendere i “popoli” che considera di matrice russa attaccando con forza la Georgia. In poche ore i carri armati di Putin arrivarono alle porte della capitale della Georgia. Non sarò io a scoprire la dimensione autoritaria della visione di Putin.
La comunità internazionale quasi pregò Putin e fece di tutto tanto che riusci ad evitare il temuto bagno di sangue. Questa volta la cosa è molto più complessa. C’è stato intanto il caso Snowden che Putin si è giocato per umiliare gli americani. Si è consapevolmente tolto un sacco di sassolini dalla scarpa. Da quel giorno l’amministrazione Obama ha giurato di riprendersi l’onore e dunque è alla ricerca di qualsiasi occasione per mettere all’angolo Putin. Le rivolte Ucraine di questi mesi hanno visto in realtà una partita ben più grande che si è giocata sulla scacchiera internazionale di alleanze e intrighi. Le prese di posizione USA a fianco degli insorti ucraini sono apparse davvero troppo forti. Gli ucraini cercavano l’accordo con l’UE e invece hanno trovato solidarietà e aiuti americani. Qualcuno ha letto la determinazione americana come l’occasione per infilarsi dentro la questione dell’europa continentale.

Certamente il problema non sono gli americani, ma il bisogno continuo che ha Putin di mostrare un approccio muscolare alla sua politica estera. Facciamo una sintesi: la Crimea ha una radice russa e fu ceduta agli ucraini negli anni ’50. Ciò significa che più del 50% della popolazione è di origine russa. La contesa è complessa e difficile ricordiamoci anche che l’Ucraina è un’area nucleare e che la Russia non rinuncerà mai ai suoi sbocchi mediterranei.
Ugualmente non si può far finta di niente e cedere al Drago Putin la vittima sacrificale ucraina. Il dramma sta nello stretto corridoio che rimane. La diplomazia deve riuscire a salvare l’onore dei Russi, la libertà degli ucraini, l’autonomia della Crimea.  E’ la solita storia del lupo, dei cavoli e dell’agnello. Solo che questa volta il lupo ha sciabole, l’agnello morde e i cavoli sono radioattivi.

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