Penelope alla vita

Penelope alla vita: “La prima carta del mazzo”

Bernard girò la prima carta del mazzo, allo stesso modo in cui un macellaio gira un pezzo di carne prima di colpirlo con la mannaia. La stessa, vistosamente rovinata ai bordi, raffigurava una donna inginocchiata ai piedi di un lago. Nelle mani teneva due anfore, una rossa e una gialla, dalle quali svuotava il loro contenuto nell’acqua stagnante.

«Questa è la carta delle Stelle» disse con una voce sottile, così imprevista rispetto alla mole d’uomo che era. «Il diciassettesimo arcano»

Sopra la bionda chioma, una stella a otto punte attorno alla quale altre sette stelle più piccole brillavano. A completare lo sfondo un prato verde adornato da fiori e piante.

«Qual è il suo significato?» chiesi con un briciolo di paura.

«Guarda» mi rispose, incurante della domanda rivoltagli, indicando con l’indice il ventre tondeggiante della donna «Preannuncia la presenza di una nuova vita»

«Un figlio o una figlia?»

«Una condanna, piuttosto»

«Spiegati meglio»

«A dover rianimare l’uomo dalle continue fatiche che egli spreca per lottare contro le sue insicurezze. Vi porteranno rispetto e ovunque, la vostra capacità di mettere al mondo, verrà osannata; ma si contraddiranno con estrema facilità attraverso atteggiamenti in cui minimizzeranno la vostra importanza.

«Inventeranno detti tipo “Dietro ogni grande uomo c’è una grande donna”, per rendere onore alla vostra capacità di tirar fuori il meglio dal peggio, ma lasceranno comunque il meglio dietro al peggio perché è così che tutte le società, da oriente a occidente, educheranno i propri figli.

«Vi chiameranno troie quando deciderete di vivere con spensieratezza la ricerca del piacere, e vi prenderanno a sassate quando tradirete; perché solo loro potranno vivere il vincolo matrimoniale come un ostello della gioventù in cui si entra e si esce come e quando si vuole.

«Alzeranno la voce e alzeranno le mani, poi muri di pianti e scuse duraturi come scritte sulla sabbia quando c’è l’alta marea; perché il tempo cancella ogni cosa, tranne le radici che sono affondate nella rabbia.

«Innalzeranno templi in vostro onore e a vostra immagine e somiglianza costruiranno statue. Dipingeranno le vostre forme, vi chiameranno muse, perfino Dee… ma non vi pregheranno, perché tutti gli inni che inventeranno saranno in favore di un Dio maschio, che genera figli maschi, a cui uno spirito maschio alita nelle narici il soffio della vita.

«Alla luce del sole vi vorranno vergini, ma nel buio di una camera da letto violeranno ogni parte del vostro corpo e della vostra dignità.

«Vi ascolteranno ma, se troppe volte avrete ragione, diranno che siete possedute dal demonio, vi daranno la caccia e vi bruceranno su roghi alti come i loro Ego. «Ruberanno fiori per voi e anche un giorno del calendario per festeggiarvi, ignorando che l’unico modo per portarvi rispetto è lasciare dentro se stessi un po’ di spazio per voi, esattamente come voi scansate un po’ della vostra forza per far spazio a tutte le loro debolezze.

«Combatterete: prima fianco a fianco poi tra di voi, divorate dall’invidia e sfibrate dall’urgenza di mostrare al mondo che i due sessi meritano di stare sullo stesso piano. Ma la verità è che vi basterebbe restare immobili e sorridere, annuire e mettere in fila poche parole, in risposta ai loro lunghi monologhi, per essergli superiori.

«Vi useranno per generare eredi ma, quando sarete voi a offrirvi “veicoli” in affitto per nuove stirpi, urleranno allo scandalo…»

«Bernard… tutta questa sofferenza per aver rubato una mela? Fossi stata in Eva avrei convinto Adamo a prenderla al posto mio…»

«Non sarebbe cambiato nulla! Vi avrebbero comunque additato la colpa della persuasione. In nessuna delle possibili versioni della storia ne sareste uscite trionfanti. L’uomo deve sempre trovare una buona giustificazione a quello che non riesce a controllare o alle titubanze che lo obbligano a non decidere»

«Perché mi dici tutto questo?»

«Non sono io, è la carta a dirti queste cose»

«Allora gira la prossima…»

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Eugenie Genin

Nel 2015 pubblica con la casa editrice Milena Edizioni il suo primo libro "Il basilico raccolto all'alba. Romanzo Erotico.

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