Recensione del libro La regola dell’equilibrio
“PENSARE PAROLE”: recensione libro per martedì 9 dicembre 2014;
“LA REGOLA DELL’EQUILIBRIO” di Gianrico Carofiglio. EINAUDI STILE LIBERO
Il ritorno dell’avvocato Guido Guerrieri nel nuovo libro di Gianrico Carofiglio è un ritorno coraggioso e incisivo, il personaggio è carismatico ed è di nuovo protagonista di una indagine in “LA REGOLA DELL’EQUILIBRIO”. E’ una storia di corruzione(tema attualissimo in Italia purtroppo) e il sospetto ricade su un amico di Guerrieri, un giudice preparato e integerrimo, il giudice LAROCCA; una grave accusa per lui perché la corruzione giudiziaria per chi vive di quel mestiere è cosa assai infamante e fa saltare il sistema giustizia. Tocca all’avvocato Guerrieri difenderlo, incredulo e riluttante ad indagare sul suo amico giudice ma lo fa proprio per togliere ogni dubbio e ripulire l’immagine dell’amico giudice. Un caso che combatte con la ferrea morale di Guerrieri anche se lui è convinto dell’innocenza dell’amico Larocca accusato di corruzione. Il dubbio riguarda la provenienza delle accuse e il perché siano state rivolte proprio al giudice Larocca e qui che Guerrieri si concentra con le indagini. L’indagine difensiva è intensa e si risolverà con tutti i chiarimenti possibili e svelerà l’arcano e le bugie piovute addosso al giudice Larocca. Una indagine appassionante e accurata per l’avvocato Guerrieri che da il meglio di sé tra intercettazioni, ricatti e pentiti di mafia. Resta l’amarezza e lo stupore per l’arroganza e l’ingordigia con cui i colleghi di Larocca si sono fiondati su di lui accusandolo preventivamente. Sospetti e colpi di scena si susseguono con grande ritmo e a inquirenti, avvocato difensore e accusato si aggiungono all’indagine una bellissima investigatrice privata che viaggia in moto e su cui ha una mazza da baseball nel caso servisse e un poliziotto che si rivolge a “confidenti” per trovare prove che discolpino il giudice. Un racconto quindi a tutto tondo secondo la tradizione del romanzo giudiziario che fonde fantasia e realtà. Il romanzo di Carofiglio è davvero ben scritto e si nutre dei fatti di cronaca nera in cui la corruzione non ha risparmiato neanche la magistratura tra accuse, processi, condanne e assoluzioni che hanno coinvolto molti. Un racconto di fantasia con una tristemente solida realtà sullo sfondo. Un libro delizioso nel quale la figura di Guerrieri primeggia per sensibilità, preparazione e acutezza per l’indagine.
DANIELA MEROLA