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Recensione mostra “Matisse: la figura, la forza della linea, l’emozione del colore”

Recensione mostra “Matisse: la figura, la forza della linea, l’emozione del colore”

Palazzo dei Diamanti – Ferrara (dal 22 febbraio 2014- Al 15 giugno 2014);

Una mostra interessantissima questa allestita al PALAZZO DEI DIAMANTI a FERRARA dove la magia dell’arte di HENRì MATISSE viene assolutamente esaltata in queste 100 opere esposte divise tra sculture e dipinti e i cui temi centrali come dice anche il titolo della mostra sono le figure femminili elaborate in tutte le sue evoluzioni pittoriche e l’esplosione  dei colori resi sempre più vivi, netti e vividi. La mostra curata da ISABELLE MONOD-FONTAINE, già direttrice del CENTRE POMPIDOU, si concentra nel contesto pittorico che influenzò il lavoro del maestro che fu anche grafico e scultore oltre che pittore. Ci sono in questa mostra opere universali e fondamentali del lavoro di MATISSE grazie a prestiti di strutture internazionali, come ad esempio “l’autoritratto” del 1900 giunto proprio dal CENTRE POMPIDOU; altro esempio  essenziale per capire il concetto di MATISSE è “RITRATTO DI ANDRE’DERAIN” che esprime tutta la stagione “FAUVE’” del maestro  con i suoi colori puri e radiosi; altre opere esposte rimandano all’influenza di un altro maestro PAUL CEZANNE che ebbe su MATISSE e poi anche della cultura africana con le figure femminili abbondanti e scure di pelle sdraiate tra mille colori e il suo concentrarsi sullo sguardo espressivo. Dicevamo una mostra incentrata sul tema delle figure femminili che hanno accompagnato pressocchè per tutta la vita l’opera di MATISSE, figure femminili che subiscono cambiamenti fino ad arrivare alle forme geometriche durante gli anni della prima guerra mondiale, forme astratte con una concentrazione del colore abbagliante; un esempio di questa evoluzione è il dipinto con la modella italiana LAURETTE che posò per MATISSE per una quarantina di dipinti; e fondamentale fu per la vita del maestro l’amata LYDIA divenuta sua compagna proprio nella vita nonostante MATISSE avesse una moglie, ma la sua musa ispiratrice fu LYDIA che fu dipinta in tutta una serie di nudi con cromie forti e il corpo disteso su tessuti  pieni di arabeschi in un trionfo del colore. La figura femminile ha rappresentato tutto l’universo di MATISSE, la figura che gli ha permesso di esprimere tutti i suoi sentimenti, tutte le sue influenze riversate sulle forme femminili, che ha permesso a questo gigante dell’arte contemporanea di lasciare un segno indelebile nell’arte e che questa mostra celebra degnamente.

DANIELA MEROLA

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Daniela Merola

Un saluto a tutti, sono Daniela Merola, scrittrice, blogger, giornalista e il mio sentiero è sempre stato "il coraggio delle proprie idee".

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