Pollice verde per la coltivazione della marijuana
Pollice verde per la coltivazione della marijuana
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato in flagranza due fratelli di 51 e 59 anni di Mascalucia, responsabili di detenzione ai fini dello spaccio di droga. L’attività di polizia giudiziaria scaturisce da una precedente e minuziosa attività infoinvestigativa svolta dagli operanti sul conto dei due soggetti, potenzialmente coinvolti sia nello smercio, che nella produzione di sostanza stupefacente. I militari, al fine di approfondire le ipotesi investigative, dopo un servizio d’osservazione “discreto”, hanno quindi raggiunto i domicili dei congiunti, siti nei pressi di via Tirreno, costituiti da due villette bifamiliari tra loro attigue, perquisendole. Nel frangente, all’interno dell’abitazione del 51enne, evidentemente sorpreso dell’inaspettata presenza dei Carabinieri, quest’ultimi hanno trovato, nel giardinetto di pertinenza, una vera e propria serra, costituita da una struttura in legno e telo ombreggiante, automatizzata con termometro digitale, sistemi di areazione, irrigazione ed illuminazione, dove erano piantate 35 piantine di canapa indiana con altezza variabile fino a 60 centimetri. Successivamente i militari dell’Arma hanno rivolto la loro attenzione al caseggiato del fratello 59enne, che, analogamente, anche se in maniera più discreta, aveva anch’egli messo a frutto il suo “pollice verde”. Al primo piano dell’edificio infatti, sfruttando una stanza, l’uomo aveva installato una piccola serra indoor in materiale plastico, dotata come l’altra di impianto di ventilazione e riscaldamento, destinando invece il terrazzino davanti alla porta d’ingresso allo stoccaggio di vari barattoli in vetro, contenenti complessivamente quasi 2 chilogrammi di marijuana, già pronta per la suddivisione in dosi, nonché di ulteriori 7 piantine di cannabis indica che, di lì a poco, sarebbero state interrate nella serra. Entrambi i fratelli sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto.