Recensione “Encima – Oltre il limite” di Lino Tomei
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Approfondimenti sull’autore e sul Libro.
“Encima – Oltre il limite” si compone di due racconti in cui l’autore esamina a fondo ogni aspetto e sfumatura dell’animo umano, delle emozioni, mettendo in evidenza in maniera particolare il dualismo tra maschile e femminile.
Nel primo racconto, intitolato “La settima onda” , troviamo Lucas, tanguero e scrittore trentatreenne, sconvolto dalla perdita dell’amore della sua vita e devastato dal cancro. Assiduo frequentatore del bar gestito dal giamaicano Blake, egli cerca conforto nell’alcool, negli oppiacei e nelle droghe illegali scovate sul deep web. Il suo unico obiettivo è quello di riuscire a portare a compimento il suo secondo volume. La sua prima pubblicazione ha riscosso un enorme successo e sente di dover spingersi oltre per soddisfare le aspettative del pubblico. Anche il protagonista del suo romanzo è un uomo che si spinge al di là dei limiti, ma a differenza del suo autore ha tutto: ed è proprio in virtù di quel tutto che perde il contatto con la realtà e si suicida. Entrambi, autore e personaggio, sono lontani dalla vita e proiettati verso la morte, anche se per ragioni differenti: due modi diversi di andare oltre.
Mentre le sue dita danzano sulla tastiera del pc, la mente di Lucas viaggia tra i ricordi, permettendo al lettore di penetrare nell’intimità e intensità delle sue emozioni: “continuava a sorridere, un sorriso carico di nostalgia per un passato finito e un futuro trattenuto sul presente”.
Lo stesso bar è frequentato da Evita, una poliziotta con una vita difficile, un passato da clandestina e da vittima di violenze e abusi.
Anche lei tormentata da terribili eventi che tornano ciclicamente a galla ogni volta che la sua mente si perde nel passato.
Evita ha già notato varie volte quel ragazzo ombroso e taciturno, isolato nel suo mondo. Conosce parte della sua storia, la morte violenta della sua compagna, una ballerina uccisa fuori da una milonga. Se ne sente inspiegabilmente attratta, lo desidera ardentemente ma non sa come attirare la sua attenzione.
Poi nel locale fa il suo ingresso un uomo massiccio. Lo sconosciuto parla con il tanguero e d’un tratto fa scattare in lui una reazione inaspettata che fornisca a Evita l’opportunità di entrare nel mondo di Lucas.
I due si incontrano, si lasciano coinvolgere dalla passione, confessano l’un l’altra il proprio passato. Nel raccontarsi a vicenda le umiliazioni, i soprusi e le perdite subite, senza filtri, trovano un equilibrio. Nello scoprire le proprie ferite seguono un percorso catartico e liberatorio che li aiuta finalmente a superare il dolore e raggiungere quell’oltre che tanto avevano desiderato e che ciascuno di loro aveva identificato con qualcosa d’indefinito. Come le onde per Evita: «Tu guardi il mare, sei rilassato, ti godi la pace e la tranquillità del paesaggio; poi vedi in lontananza piccole onde tondeggianti che si muovono regolari, calme e tu le attendi. Sai che arriveranno a lambire con delicatezza il tuo corpo e desideri quel contatto leggero, amorevole, fresco. E il desiderio ti fa star bene, l’attesa fa vibrare il tuo corpo nudo, la brezza marina lo accarezza, lo protegge, gli dona energia […] Poi improvvisamente arriva la settima onda» proseguì Evita, «quella non codificata, libera, che infrange ogni regola, che si muove in modo irregolare, che acquisisce forza dal suo movimento e non dà tregua. Quella che soffoca tutte le altre piccole onde, che alla fine entra prepotente dentro di te, non lascia spazio ad altro, devasta, destruttura tutto, ti assorbe, ti travolge…e quando se ne va, niente è uguale a prima».
Il secondo racconto, leggermente più corto del primo, s’intitola “Il colore della vita” e inizia da Helen, una viaggiatrice solitaria che, zaino in spalla, ha lasciato la grande città per andare ad assaporare l’amore per la vita e per la natura tra capanne da dove “proveniva un odore di gioia e serenità”, tra persone che erano “povere, ma possedevano l’amore per l’accoglienza”.
Helen è un’anima inquieta e sognatrice. Ella si proietta mentalmente e spiritualmente verso l’alto, verso l’oltre, per questo non riesce ad appartenere a qualcosa o a qualcuno. Cerca un amore che superi la mera passione carnale e materialistica. Il suo peregrinare la porta lontano, a contatto con altre culture completamente diverse dalla sua. E lontana da casa, dal suo ambiente, si imbatte in Fabian.
I due racconti sembrano in netta contrapposizione tra loro.
Il primo, infatti, ci proietta si da subito in una realtà cruda e fredda, dove predominano sentimenti negativi come la paura, la colpa, l’incompletezza, la desolazione, il vuoto, la morte.
Il secondo, al contrario, ci avvolge sin dal principio in un abbraccio caldo e confortante, immergendoci in un ambiente solare, luminoso, in cui si respira un’atmosfera piena di serenità, libertà, speranza, gioia e vita.
Eppure in entrambi i racconti dominano i medesimi temi. I personaggi sono in balia dell’amore, un sentimento potente che li spinge alla ricerca dell’oltre. Ciascuno di loro si ritrova a esaminare profondamente il proprio io, a confrontarsi con la propria coscienza e con il giudizio dell’altro, a riconoscere e valicare i propri blocchi emotivi ed esistenziali per evolvere.
Si puòindividuare una sorta di percorso evolutivo dalle tenebre alla luce, dalla negatività alla positività.
Lino Tomei dimostra una grande abilità nello scandagliare le profondità dell’animo umano.
Il suo stile è sicuro e maturo, a tratti crudo e in altri momenti raffinato, i toni passionali e sensuali. C’è molta poesia nelle sue storie.
La padronanza del lessico ricco e personale, la scorrevolezza della lettura, il ritmo costante, l’attenzione ai dettagli e alla gestualità dei personaggi, la profonda conoscenza delle ambientazioni sono tutti elementi che rendono questo testo un piccolo capolavoro da assaporare avidamente.
Encima – Oltre il limite
ISBN: 978-88-5516-517-4
Formato: Rilegato
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2020
Pagine: 194
Disponibile anche in formato eBook
Lino Tomei nasce a Viareggio il 16 settembre 1948. Consegue una prima laurea breve in Marketing alla Scuola di Amministrazione Industriale di Torino, successivamente la laurea in Scienze politiche all’Università di Torino, poi un master in Marketing e Comunicazione all’Università “Luigi Bocconi” di Milano. La passione per la scrittura lo accompagna da sempre e in seguito alle sue esperienze lavorative, è emersa l’idea di creare dei personaggi con tutto il loro carico di emozioni e desideri all’interno di una struttura, il racconto, in grado di attirare l’attenzione e l’interesse di coloro che lo leggono.
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