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Recensione “La parte variabile del discorso” di Valerio De Angelis

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Approfondimenti sull’autore e sul Libro.

Alla morte dello zio che lo aveva accolto in casa propria e cresciuto come un figlio, X, viziato e pieno di sé, scopre che gli sarà negata l’eredità. A meno che non accetterà di mettersi alla prova.
Dovrà mettersi in viaggio per otto mesi, farsi delle amicizie, trovarsi un lavoro con le sue sole forze e, possibilmente, una compagna con cui condividere il resto della vita. Insomma, rendendosi conto che con la sua dipartita avrebbe lasciato da solo un ragazzo ancora immaturo, egoista e privo di morale, in un ultimo atto d’amore lo zio costringe il nipote ad andare alla scoperta di quei valori, affetti e ideali che, essendo cresciuto tra agi e vizi, non ha mai conosciuto.
Si tratta di un gesto estremo e inaspettato che X, arrogante e orgoglioso com’è non comprende. Dapprima, infatti, il giovane tenta di impugnare il testamento per fare annullare quell’odiosa clausola e accedere al patrimonio. Ma deve arrendersi e sottostare alle regole.
“Si sentiva impaurito come un bambino al suo primo giorno di scuola”.
Carico di rabbia e insicurezza, X si mette quindi in viaggio.
Già all’inizio dell’avventura si imbatte in uno sconosciuto un po’ stravagante che ha più o meno la sua stessa età.
Pur non conoscendolo, X non esita a giudicarlo e classificarlo mentalmente come “un pazzo senza fissa dimora, probabilmente ubriaco o fatto di qualsiasi sostanza stupefacente”, dimostrandosi attaccato alle apparenze e pieno di pregiudizi nei confronti del prossimo e di tutto ciò che non conosce.
Nonostante la diffidenza, l’ostilità e le offese gratuite che gli vengono rivolte dal suo coetaneo, il ragazzo senza nome si dimostra invece amichevole e sereno. L’estraneo sciorina la sua filosofia di vita con tanta naturalezza e saggezza da lasciare esterrefatto X, il quale, senza nemmeno capire come e perché, finisce con l’accoglierlo nella propria auto.
“Chilometro su chilometro riprendeva lucidità e non si capacitava della scelta fatta: prendere quel compagno di viaggio sporco, logoro, che aveva certamente una fedina penale lunga metri, che si tolse le scarpe, prendeva appunti su un quadernino con
quelle copertine di finta pelle comprata in una cartoleria gestita da cinesi, e di tanto in tanto scattava foto con una macchinetta professionale che tirava fuori dalla sua sporta, ottenuta ovviamente rubando in qualche stazione o scippando qualche turista
straniero”.

I due diventano così compagni di viaggio e lungo un percorso inizialmente senza meta incontreranno diversi personaggi, alcuni eccentrici e insoliti, altri semplicemente straordinari nella loro ordinarietà.
Un incipit originale e interessante che cattura immediatamente la curiosità. In poco tempo e senza nemmeno rendersene conto, il lettore si ritrova ad aver divorato metà del romanzo. Tutto merito di una narrazione in prima persona che facilita l’immedesimazione, di un linguaggio schietto e privo di fronzoli e di un ritmo estremamente scorrevole.
La caratterizzazione dei personaggi è molto ben approfondita e curata, ma l’identità di ciascuno di loro è stata volutamente celata dietro una lettera dell’alfabeto: questo perché, secondo l’autore, non è un nome a fare di una persona ciò che è, bensì le sue idee, le sue scelte e le sue azioni. Un nome finisce involontariamente con l’imprigionare un individuo in uno schema condizionato da aspettative, da associazioni mentali con altri omonimi e altri fattori che possono alterare la percezioni della sua vera natura.
È proprio tramite le parole del misterioso sconosciuto che affianca X sin dal principio del viaggio che l’autore spiega questo concetto fondamentale sul quale basa l’intero romanzo: “A mio avviso i nomi alle persone dovrebbero essere dati da grandi, quando questi hanno avuto modo di dimostrare che persone sono”.
Un brillante esordio per Valerio De Angelis che ha intessuto una trama che cela tra le righe diverse riflessioni atte a mettere in dubbio le comuni certezze.

La parte variabile del discorso
ISBN: 978-88-5516-519-8
Formato: Rilegato
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2020
Pagine: 176
Disponibile anche in formato eBook

Valerio De Angelis è nato a Roma il 23/05/85. Da quasi vent’anni immerso nel mondo della ristorazione, è appassionato di viaggi, letteratura, musica, cinema, politica, calcio, storia, buon cibo, del bere bene e tutto quello che di interessante esista.

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