Recensione “Sortilegio Mortale” di Roberto Marconi
Nell’etimologia e nell’aspetto stesso della parola “sortilegio” è possibile ravvedere che ruolo preponderante abbia la sorte, la quale non fa altro che essere letta da qualcuno (sortem legere), dall’indovino “sortilego” della cultura classica e che poi, traslato, è giunto fino alla nostra lingua. Leggere la sorte, il destino, la fortuna… è quello che avrebbe voluto fare il protagonista del romanzo di Roberto Marconi, Marco, quando all’improvviso si ritrova catapultato in una storia che si tinge di giallo, di mistero, di duplice omicidio.
L’autore ci fa vedere come, spesso, la realtà non sia reale in quanto tale: piuttosto è reale ciò che crediamo lo sia. Marco parte dalla consapevolezza totale e, oserei dire, quasi scientifica – leggendo si capirà il perché – della propria innocenza: un uomo comune, incensurato. Ma poi… poi arriva a dubitare anche di se stesso, delle proprie azioni, dei propri pensieri, dei rapporti con le donne vittime di omicidio e che hanno incrociato il loro percorso di vita con il suo. C’è un alone di mistero e magia in tutta la vicenda, in questo alternarsi fra verità e menzogna, sicurezza e dubbio, realtà e fantasia.
La vicenda già di per sé intrigante e psicologicamente convulsa è resa ancor più avvincente dalle tinte fosche che assumono i personaggi femminili, donne del mistero, quasi maghe o streghe, e poi dalle riflessioni profonde del protagonista che, narrando in prima persona, non disprezza qualsiasi tipo di spiegazione gli appaia più plausibile: si appenderà, allora, alla fune della filosofia, della scienza e – perché no? – anche della religione; non solo cristiana, non mancano approfondimenti anche su forme politeistiche come la credenza Wiccan o “credenze” laiche come l’amore, in cui la maggior parte di noi più o meno inconsapevolmente crede e ripone speranza e fiducia. Tutto ciò, laddove qualsiasi altra spiegazione razionale dovesse cadere. La religione gli viene in soccorso quando ciò che è reale, terrestre, tangibile e “fisico” va oltre, trasmuta in “meta-fisico”, e allora il raziocinio non è più sufficiente.
Teoria del Caos, psichiatria, la caverna di Platone, nel libro di Roberto Marconi c’è tutto ciò che un lettore appassionato e più o meno conoscitore e appassionato di scienze umane (in quanto frutto dell’uomo, e quindi: filosofia, psicologia, scienza, dottrine religiose) può cercare. Lettura altamente consigliata.
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