Sicilia: 10 milioni contro la povertà educativa
Sicilia: 10 milioni contro la povertà educativa
Il governo Musumeci investe nuove risorse per combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa. È stato, infatti, pubblicato l’Avviso di manifestazione di interesse per la realizzazione del “Piano straordinario per il contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa per il triennio 2021-2023”, frutto del lavoro congiunto tra la Regione Siciliana, il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia. L’azione, a carattere sperimentale, è finanziata con fondi di provenienza regionale e comunitaria, per un ammontare complessivo di 10 milioni di euro, a valere sul Poc Sicilia 2014/20, finalizzati al recupero dei ritardi dell’apprendimento e al contrasto del fenomeno degli abbandoni nel periodo dell’obbligo scolastico.
«Punteremo sul potenziamento del tempo pieno e sulle attività di orientamento rivolte agli studenti della scuola media e superiore – spiega l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla – La pandemia da Covid-19 in Sicilia ha acuito le disuguaglianze e le problematiche delle aree territoriali a rischio, mettendo in evidenza disarmonie nei livelli di apprendimento, nell’inclusione sociale e nella fruizione delle tecnologie digitali. Abbiamo quindi messo a sistema un nuovo modello di governance per intervenire sul miglioramento dei modelli educativi, attraverso azioni strategiche finalizzate a ridurre gradualmente antichi squilibri e ad accompagnare gli studenti nel loro percorso formativo, supportandoli in un processo educativo orientato alla creazione di competenze e all’esercizio critico del diritto-dovere di cittadinanza».
«Con questa azione strategica congiunta tra Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e Assessorato all’Istruzione ci si pone l’obiettivo di utilizzare l’ampliamento dell’offerta formativa, strettamente correlato alle esigenze di scuole, alunni e famiglie, come strumento di prevenzione della dispersione scolastica e della povertà educativa – afferma Stefano Suraniti, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia – Nell’intervento congiunto assume particolare importanza la dimensione della relazione che, nel medio e lungo periodo, è la leva strategica per influenzare positivamente le politiche relative alla dimensione formativa e per assicurare alla scuola la funzione di ascensore sociale. Se infatti si fa riferimento al successo formativo dell’alunno e al suo progetto di vita, emerge l’esigenza di una didattica che permetta di valorizzare più efficacemente le competenze relazionali e, in generale, le competenze trasversali (soft skills) attraverso i valori della curiosità e della capacità di relazione con “l’altro” (inteso come persona, contesto, cultura), insieme alla capacità di pensiero critico, di autovalutazione e alla resilienza».
La prima linea di intervento sarà rivolta a 50 scuole primarie e 50 scuole secondarie di primo grado, mentre la seconda linea coinvolgerà 30 istituti tecnici e professionali o istituti d’istruzione superiore che abbiano almeno un indirizzo tecnico o professionale.
Nel primo caso, le attività saranno orientate al potenziamento del tempo pieno, alla realizzazione e messa a disposizione di nuovi ambienti di apprendimento; alla riqualificazione funzionale degli edifici, in particolare degli spazi dedicati alla mensa; al potenziamento delle attività laboratoriali e di orientamento vocazionale; al sostegno delle autonomie scolastiche attraverso l’attivazione di collaborazioni con i soggetti territoriali dell’associazionismo e del volontariato, nonché con il rafforzamento dell’alleanza educativa scuola-famiglia. Inoltre, sia per le scuole del primo ciclo che per gli istituti superiori, è prevista l’individuazione e la formazione della figura del mediatore/facilitatore che avrà il compito di monitorare e gestire eventuali problematiche, rispetto all’attuazione del progetto, o situazioni di disagio tra docenti, famiglie e studenti.
La seconda linea di intervento, rivolta al primo biennio degli istituti tecnici e professionali, punterà sull’orientamento scolastico, sia inteso come transizione verso il mondo del lavoro, sia in quanto fattore strategico nel percorso di crescita dei giovani. Le attività promosse saranno finalizzate al potenziamento e allo sviluppo delle competenze, al rafforzamento delle relazioni sociali tra studenti promuovendo processi di inclusione sociale e di valorizzazione del sistema scolastico come punto di riferimento del territorio e nel sistema d’impresa.
L’Avviso è consultabile al link https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/protocollo-n-44370-22102021-avviso-manifestazione-interesse
Le candidature dovranno essere presentate dalle istituzioni scolastiche entro il 15 novembre, inviando una pec all’indirizzo dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it, e saranno valutate tenendo conto del tasso di deprivazione territoriale, rilevato dall’Istat; dell’indice di fragilità negli apprendimenti sulla base delle rilevazioni Invalsi; dell’indice globale di dispersione scolastica registrato dei relativi Osservatori nell’ultimo triennio; della presenza di alunni ripetenti; della collocazione della scuola (zona interna o periferica); della percentuale di docenti stabili a tempo indeterminato; del numero di alunni portatori di disabilità e di bisogni speciali; della cospicuità dei rapporti convenzionali nell’ambito della attività di alternanza scuola-lavoro finalizzati all’occupazione giovanile.
Nella fase istruttoria saranno valutati i progetti proposti dalle scuole e selezionati quelli più coerenti con le premesse dell’Avviso e con le esigenze strategiche dell’istruzione scolastica regionale.