Storia di un jazzista siciliano che cantava in americano e non ha mai dimenticato la Sicilia
Storia di un jazzista siciliano
Louis Prima era siciliano, era anche americano ed era un profondo amante e straordinario cantante jazzista. Dove finisce il siciliano e inizia il jazzista è un limite che non ci interessa, ma che Louis ha ampiamente superato.
Straordinaria l’incisione “Just A Gigolo / I Ain’t Got Nobody”, qui in un fluente americano dalle calde note fumose che ricordano i notturni locali di New Orleans. Era solito inserire incisi del dialetto siciliano: “Talè” (guarda in italiano) “Stasira” (questa sera) e così via. In queste vivide registrazioni ritorna l’eco di una terra mai dimenticata.
Louis Prima è stato un musicista e cantante statunitense di origini siciliane, nato e morto a New Orleans (1910-1978), inserito nel 1993 nella Hall of Fame del jazz. Iniziò la sua carriera negli anni venti con una band di sette componenti, suonando il jazz tipico della natia New Orleans, per poi passare allo swing negli anni trenta. Negli anni quaranta avvenne la svolta con la formazione della sua Big Band.
L’artista aveva un legame fortissimo con la Sicilia, era molto orgoglioso delle sue origini e ad ogni esibizione non mancava di far sapere al pubblico che era siciliano e di New Orleans. Suo padre, Anthony Di Prima, era figlio di un emigrato di Salaparuta, mentre sua madre, Angelina Caravella, era arrivata ancora in fasce da Ustica. Prima adorava interpretare le canzoni popolari italiane ed è stato il primo artista ad utilizzare testi in italiano e siciliano per un’etichetta discografica americana.
Il figlio di Prima raccontava delle tradizioni siciliane della famiglia: «Vivevamo proprio alla siciliana e dovunque si parlava italiano. Ricordo, ad esempio, che il pranzo della domenica era un rito irrinunciabile, con tutti riuniti a tavola. La cucina era, ovviamente, rigorosamente siciliana e meridionale. La tavola imbandita di caponata, pasta al forno, brociolone, broccoli in tegame e simili altre specialità tipiche è stata il cemento della nostra famiglia. Il mantenimento delle tradizioni era poi rafforzato da mia madre Gia Maione, la cui famiglia proveniva pure dall’Italia: mi ha insegnato a cucinare siciliano e già a 15 anni ero chef in un importante ristorante italiano di Las Vegas».
Nei primi anni di carriera a New Orleans, Prima suonò la tromba con Irving Fazola, nel gruppo di suo fratello maggiore Leon, e nell’orchestra del Sanger Theater. Successivamente fondò un suo gruppo, “Louis Prima’s New Orleans Gang”. Nel 1934 si trasferì a New York, dove diventò uno dei musicisti fissi dei club più famosi. Nel 1936, la sua canzone “Sing, Sing, Sing” ottenne un grande successo, diventando uno degli standard swing più eseguiti dell’epoca. Storica fu l’interpretazione di Benny Goodman come gran finale del concerto alla Carnegie Hall del 16 gennaio 1938, con Gene Krupa alla batteria.