Too Hot to Handle: ragazze sensuali e ragazzi palestrati si incontrano in un frullatore di ormoni
Too Hot to Handle è un reality show televisivo prodotto da Fremantle e distribuito, in tutti i paesi in cui il servizio è disponibile, da Netflix. E’ una serie che ho visto con le “pinze”, cioè non avevo molte aspettative e invece mi sono ricreduto. Come diceva Seneca: “Spesso nel giudicare una cosa ci lasciamo trascinare più dall’opinione che non dalla vera sostanza della cosa stessa.”
In effetti la serie è divertente: ragazze bellissime, ragazzi palestrati si incontrano e gli ormoni impazziscono.
Riusciranno a trattenersi? Il gioco sta in questa dinamica tra le tentazioni e il desiderio di lasciarsi andare.
In fondo divertente. A un certo punto arrivano le “granate”, cioè concorrenti sensuali che devono mettersi tra le coppie. Riusciranno i nostri a resistere?
Carina, a parte i pregiudizi. Perché no?!
All’inizio pensavo di dare 3, dopo i primi minuti sono passato a 4, ho sorriso e alla fine mi è piaciuta (un po!)
Certamente è un’americanata dunque carina fino a un certo punto, ma va benissimo per il tipo di serie.
Dunque 6 e mezzo
La serie è condotta da un assistente virtuale chiamato Lana (doppiata da Greta Bortolotti) che dà al cast le regole che dovranno seguire durante la stagione. L’alter ego di Lana è e Malana (nella versione sporcacciona che incita i ragazzi a darsi da fare!). La narrazione fuori campo è affidata in lingua originale a Desiree Burch, la quale è doppiata in italiano da Beatrice Caggiula. Lo show si pone come obiettivo l’insegnare a giovani ragazzi single a creare autentici legami. Qualsiasi contatto sessuale fra i concorrenti comporta una riduzione del montepremi, che parte da $100.000 (quest’anno addirittura 250 mila Dollari).
Kiamarsi magazine: tutti i diritti sono riservati
Piattaforma: Netflix
Voto: 6,5
Età: 16+