Interviste

Intervista con Valeria Luzi

LIBERE IDEE” INTERVISTE 14  INTERVISTA CON VALERIA LUZI   2 novembre 2015.

 

Mi fa molto piacere intervistare Valeria Luzi, giovane e talentuosa scrittrice nata a Roma e con già un bestseller alle spalle come “Ti odio con tutto il cuore”.

Benvenuta Valeria a “Libere idee” interviste, la mia rubrica dove mi piace chiacchierare in libertà con persone che hanno intuito e voglia di fare.

  • Inizio col dire che tu dopo la laurea in filosofia ed estetica hai iniziato a viaggiare tra Londra, New York e Barcellona accumulando esperienza umana che poi ti hanno spinto a credere fermamente nella scrittura. A che età hai iniziato a scrivere?

Innanzitutto, ringrazio per questa intervista e saluto tutti i lettori. Da piccola, mio padre ha instillato in me l’amore per il sapere e la passione per la lettura, infatti, già nella mia prima pagella a sei anni, la maestra ha sottolineato la mia grande propensione per l’arte e la storia. Ricordo che mi piaceva ricopiare con la macchina da scrivere le mie favole preferite, magari cambiando qualche dettaglio a mio piacimento, ma solo durante l’adolescenza ho cominciato a scrivere dei brevi racconti d’amore nel mio diario segreto. La penna era la mia bacchetta magica che riusciva a trasformarmi da timida e imbranata nella più bella e desiderata della scuola. Sognavo di vivere un amore travolgente come quello dei libri e dei film e, siccome nella realtà non accadeva, almeno nelle mie storie potevo innamorarmi di ragazzi altrettanto immaginari. Solo alla fine dei miei studi universitari, ho iniziato a prendere seriamente in considerazione l’idea di trasformare la mia enorme passione per la scrittura nel mio lavoro e per fortuna, dopo molte vicissitudini, ci sono riuscita.

  • Nel 2009 hai pubblicato il tuo primo romanzo breve dal titolo ironico “Figabook”. Mi parli un po’ di questo breve racconto e come hai fatto a pubblicarlo?

Volevo trattare in modo originale la ricerca dell’amore perfetto e allora ho deciso di creare un mondo fantastico in cui esistono solo organi genitali. La protagonista è Patatina, ossessionata dalla ricerca del pisello azzurro, che ovviamente non esiste. Al contrario di quanto può sembrare, si tratta di una favola assolutamente ironica e mai volgare. Una Cenerentola moderna e un po’ particolare alle prese con una idea di perfezione impossibile da trovare. Nel 2009 ancora non esisteva il self publishing in Italia, quindi per pubblicare il mio manoscritto sono dovuta arrivare fino a Torino, al Salone del Libro, in cui ho conosciuto il mio primo editore Aliberti, subito entusiasta della mia storia originale.

  • Ti posso definire una “provocatrice rosa” che si ostina a raccontare storie d’amore struggenti?

Di certo nella mia prima opera, la provocazione non mancava, invece nei libri successivi ho cercato di trovare la mia strada e di trattare ciò che è più nelle mie corde, cioè l’amore, soprattutto tra uomo e donna, ma anche tra padre e figlia, sempre con sguardo ironico, ma anche romantico. Quindi mi definirei più una sognatrice che non si è mai arresa.

  • Appassionata di letteratura rosa immagino non potevi che scrivere su questo genere?

Sono sempre stata appassionata dei grandi classici e purtroppo ho scoperto la letteratura rosa solo negli ultimi anni. A causa della mia bassa autostima ho sempre creduto di non essere in grado di scrivere una vera e propria opera letteraria. I romanzi rosa invece mi piacevano e mi sembravano anche alla mia portata, quindi ho provato a scriverne uno anche io e penso proprio di esserci riuscita. Ora non rimane che provare anche a cimentarmi in una storia più profonda e letteraria, sempre sperando di riuscire nell’impresa.

  • Hai anche pubblicato su Amazon il reportage di viaggio “Ma che ci faccio a Medijugorje?” quindi ti chiedo cosa pensi del self publishing?

Il self publishing è stato fondamentale nella mia gavetta, non solo per il reportage del mio pellegrinaggio, ma soprattutto per la prima versione di “Ti odio con tutto il cuore”, pubblicata con Libromania e poi scoperta dalla Newton Compton.

Ritengo sia un mezzo di diffusione molto democratico in cui non sono le oscure logiche editoriali a comandare, bensì l’insindacabile giudizio del pubblico. Ora come ora è uno dei mezzi più importanti che un autore possa utilizzare per farsi conoscere perché, come nel mio caso, le grandi case editrici fanno scouting tra i libri ai primi posti delle classifiche di vendita.

  • Hai scalato le classifiche con il tuo primo vero romanzo “Ti odio con tutto il cuore”, edito da un colosso come Newton Compton, romanzo di cui spero tu abbia letto la mia recensione, i cui protagonisti Susi Gentile e Michael Di Bella vivono una travagliata storia d’amore e che ora ritornano nel seguito appena uscito “Mi manchi troppo per dimenticarti”; come mai hai deciso di riprendere la loro storia, solo scelta commerciale oppure davvero c’era qualcosa di irrisolto ancora da sviluppare?

Certo che ho letto la tua recensione e ti ringrazio con tutto il cuore! Spero di meritare i tuoi complimenti e il successo ottenuto. Ho deciso di riprendere la storia di Susi e Mike innanzitutto perché mi ero molto affezionata a loro e alla pazza famiglia Gentile – Di Bella e poi perché, da lettrice curiosa quale sono, adoro leggere come prosegue la vita dei miei personaggi preferiti. Spesso i romanzi rosa si concludono con una proposta di matrimonio, come infatti era finito “Ti odio con tutto il cuore”, ma ogni volta io mi chiedo: e poi cosa succede? L’amore dei protagonisti resisterà ai piccoli e grandi imprevisti della vita?

“Mi manchi troppo per dimenticarti” risponde a queste domande.

  • Cosa ti aspetti in termini di successo da “Mi manchi troppo per dimenticarti”?

Ovviamente mi auguro che abbia lo stesso successo di “Ti odio con tutto il cuore”, ma anche se non dovesse essere, per me è stato già un grande miracolo riuscire a scriverlo e in ogni caso sono soddisfatta di questo nuovo obiettivo raggiunto. Ora nuove storie mi attendono.

  • Pensi che il genere “chick lit” sia un po’ inflazionato e ripetitivo oppure credi che ogni scrittrice abbia le proprie caratteristiche per emergere?

A quanto pare il cosiddetto “Chick lit” ha fatto il suo tempo o comunque si sta sempre più fondendo al genere rosa, diventando il “Contemporary romance”, in cui di solito le protagoniste femminili sono ironiche e problematiche come la capostipite Bridget Jones, ma in cui la storia d’amore prevale sulla storia individuale, ricoprendo la maggior parte del libro.

In ogni caso, una brava scrittrice può avere le caratteristiche per emergere anche trattando i soliti argomenti in chiave originale e cercando di non essere mai banale e ripetitiva.

Grazie a Valeria Luzi per la sua gentilezza e le auguro un grandissimo successo.

Potete trovare Valeria Luzi sulla sua pagina Facebook: Valeria Luzi La Scrittora.

Daniela Merola

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Daniela Merola

Un saluto a tutti, sono Daniela Merola, scrittrice, blogger, giornalista e il mio sentiero è sempre stato "il coraggio delle proprie idee".

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