Tenebra
Il mondo degli scrittori di libri gialli si è arricchito di un nuovo astro nascente: David Pratelli, che con il suo Tenebra ci porta nella vita di un sociopatico misogino ferito nell’età puberale e continua la sua efferata vendetta fino a quando la polizia non riuscirà a catturalo.
La trama del libro è molto più complessa di quel che noi possiamo immaginare, lo scrittore ci porta nella vita di Lucas, ragazzo divenuto di seguito adulto, ferito così tanto nel suo amor proprio da non sopportare le donne che possano ferirlo.
È un ragazzo timido ed introverso, facilmente si ci può prendere gioco di lui soprattutto quando si è adolescenti e non si bada se un atteggiamento può far male oppure no. Così accade che la sua prima vittima sarà una ragazzina di nome Ginevra che prima gli mostra gli occhi dolci e dopo, lui la trova con un altro. Sarà così che la furia omicida si scatena, ma lo sarà soprattutto a causa di una sua insana idea di giustizia, che lo porterà a riequilibrare le cose.
Naturalmente tornerà a colpire a Roma, dopo venti lunghi anni, con lo stesso modus operandi, accoltella le donne efferatamente e poi le seppellisce. La polizia brancola nel buio, solo un commissario in pensione che aveva indagato a suo tempo sul caso di Ginevra ora trova corrispondenze sconcertanti, così collabora con i commissari che ora hanno in carico il caso.
Una storia romanzata ma che benissimo trova corrispondenze nei tantissimi casi di femminicidio che si leggono nelle cronache dei giornali, oramai, di tutti i giorni. Un caso ed una trama attualissimi che non ci costerna ma ci affligge come se il male non risiedesse solo nel maniaco ma in tutti noi. Le frustrazioni, depressioni, una violenza repressa e non incanalata per abbassare la tensione, può portare e porta a tutto quello che ci ha raccontato lo scrittore.
Nel romanzo tutto va a buon fine i poliziotti dopo una serratissima e seria indagine riescono ad assicurare alla giustizia un pazzo che non si pente ed è lontano anni luce dalla realtà, ma chi piange le numerosissime donne che hanno avuto la sfortuna di incrociarlo durante la loro vita? Ben chiaro viene espresso il concetto che quest’uomo è stato segnato da un episodio che è il punto cardine di tutta la storia, umanamente lo posso comprendere ma razionalmente ammetto che gente del genere deve essere curata e bisogna assicurarsi che non possano più nuocere a nessuno, togliendogli per sempre la libertà.
L’argomento trattato da David Pratelli è insidioso e complesso che trova numerosi riscontri, nella nostra società con risvolti macabri come il suo, prestandosi a numerosissime disquisizioni.
Uno stile impeccabile, lineare e conciso esattamente come merita un giallo ed un argomento così spigoloso.
Anna Pizzini