Economia

Giorni tristi in un periodo straordinario

Giorni tristi in un periodo straordinario
A causa dei nostri politici non ci accorgiamo di quanto sta avvenendo: il 2011 sarà un anno fantastico, entreranno in produzione decine di auto elettriche. Nel mondo c’è un fervore straordinario, numerosi paesi hanno tassi di crescita incredibili. Tra cento anni si dirà: mentre il mondo festeggiava e viveva il suo momento di grande e straordinario sviluppo l’Italia aveva mille difficoltà, compressa da un sistema di potere che la soffocava – nei libri di storia si parlerà di questo momento come di un momento triste e buio.
Accendiamo la televisione: vecchie facce che ci accompagnano da vent’anni, sempre le stesse, spudorate e furbe ammiccano ad un Paese che non li ascolta più.Visto che mi sento libero di essere me stesso ecco qualche consiglio:
guardate meno televisione, ascoltate più radio, cercate le notizie su internet, leggete qualche buon libro e scoprirete un mondo fantastico che in Italia non si coglie.
Non parlo di realtà immaginifiche, parlo di gaia leggerezza, di fiducia per il futuro di una nuova energia…
Ditemi, è sbagliato credere nel domani? Perché non si investe sui giovani? Vorrei ascoltare qualche politico che parla di fibra ottica, che sostiene chi investe sui giovani e sul futuro.
Ad esempiom la Fiat chiude a Termini: perché non sostenere un’impresa giovane che decide di puntare su auto ecologiche?
I costi dello Stato sono enormi? Invece di togliere soldi a Polizia e Carabinieri perché non aboliamo le province?
I poli industriali vacillano? Puntiamo sul turismo, sulla storia, sulla cultura…
Obblighiamo i nostri professori ad aggiornarsi con stage formativi, ma certo premiamo lo sforzo con uno stipendio adeguato.Naturalmente tutto è possibile, se il cuore è puro e lo sguardo trasparente.
Certamente aspettiamo… non un mondo migliore, non il salvatore della Patria, ma che questi vecchietti si stanchino (mentre si vendono al migliore offerente che si sa – in genere è quello che ha più danari).
Cari vecchietti avete avuto tantissimo, danari e donne, ora però andate, fatevi da parte e fate fare politica a chi ha cose interessanti e – se possibile – 50 anni di meno…
 
 
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6 pensieri riguardo “Giorni tristi in un periodo straordinario

  • Teresa Natri

    Sì, sono giorni e anni tristi: l’arte un tempo nobile della politica è diventata bagattelle (come direbbe un napoletano “verace”). Anche l’estro creativo si appanna, e cerca di ritrovarsi nelle tracce lasciate sulle antiche carte sparse tutt’intorno… Una dimenticata poesia sul Natale che vi trascrivo – anche se non è lieta come avrei voluto che fosse il mio augurio per le prossime feste: a tutta la Redazione di Kimerik e al dottor Natale. Teresa Nastri

    ALTRO NATALE

    Torna l’antica festa
    Ma non è più la stessa
    Dell’infanzia innocente.
    C’è qualcosa di nuovo
    Nel cielo troppo azzurro
    Lente vele sul mare
    Tranquillo e senza vento

    Il mio sguardo errabondo
    Non trova più il suo centro
    E il tuo sorriso stanco
    Per troppo fingere
    Non arriva al mio cuore
    Irrigidito e freddo
    Per la vana attesa

    (anni ’70?)

    Teresa Nastri

  • Egregio dottore,
    apprezzo le sue esternazioni, in particolare il passaggio “Nel mondo c’è un fervore straordinario”, che io condivido. Suggerisco soltanto di vedere in positivo il travaglio attuale della nostra Italia: può sfociare in una ripresa culturale e sociale, benché oggi si viva una via Crucis e pare che tutto conduca al peggio.
    Il Natale ormai prossimo, se vissuto con fede e non da consumista, apre alla speranza, che è già l’inizio concreto, magari in germe, di un mondo migliore.

    Con questo in cuore e in mente, la saluto.
    BUON NATALE
    V. O.

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