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Mostra: “Scampia, volti che interrogano”

“TRACCE DI CULTURA”:

MOSTRA FOTOGRAFICA “SCAMPIA, VOLTI CHE INTERROGANO”

CASTEL DELL’OVO, NAPOLI      15 gennaio 2016- 1 febbraio 2016.

 

A castel dell’ovo a Napoli si è inaugurata una mostra fotografica intitolata “scampia, volti che interrogano”nella sala carceri del castello, una mostra di fotografie ad opera di Davide Cerullo, che si è lasciato alle spalle una giovinezza trascorsa tra le fila della camorra e si è rifatto una vita, uscendo dalla malavita organizzata e dimostrando che si può uscire dal male e cambiare, diventando prima scrittore con il libro “ali bruciate” (edizioni paoline), dove ha raccontato la sua vicenda umana ed ora diventando fotografo. Il risultato dei suoi scatti è la mostra fotografica “scampia, volti che interrogano” che si è appena inaugurata a Castel dell’Ovo a Napoli. Una mostra bellissima, con scatti davvero incredibili nella loro poesia; se si osservano bene le foto di questi bambini di scampia, uno dei quartieri più difficili di Napoli, si possono riscontrare tracce di speranza, tracce di vita. Il male sembra lontano, i bambini si mostrano come sono, ovvero bambini; droga e degrado diventano uno scenario offuscato dalla loro spontaneità e all’improvviso compare soltanto il candore degli sguardi di questi bambini. Scatti magici perché riescono a vedere il non vedibile a occhio nudo: bambini che vogliono essere quel che sono, che vogliono mostrare la loro innocenza e urlare il desiderio di fare scelte di vita diverse. L’autore ha fotografato i bambini di scampia con tenerezza e rispetto di chi conosce quello che loro vivono, di chi sa cose che nessun obiettivo potrebbe cogliere. E loro, i bambini, hanno colpito l’occhio fotografico sincero di Davide Cerullo e hanno mostrato semplicemente loro stessi, sapendo finalmente di non dover fingere per sopravvivere. Queste foto inducono ad una profonda riflessione in chi le guarda; è assolutamente da vedere perché scuote la coscienza morale di ognuno per la veridicità degli scatti che raccontano scampia meglio di qualsiasi reportage televisivo. La mostra è stata organizzata dall’associazione culturale “l’albero delle storie” che racconta di infanzia violata, di infanzia senza sogni, senza il diritto di avere paura perché la camorra è solo paura e morte.

DANIELA MEROLA

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Daniela Merola

Un saluto a tutti, sono Daniela Merola, scrittrice, blogger, giornalista e il mio sentiero è sempre stato "il coraggio delle proprie idee".

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