Mostra : “Impressionisti tete a tete”, Roma
“TRACCE DI CULTURA”:
MOSTRA “IMPRESSIONISTI TETE A TETE”
ROMA COMPLESSO DEL VITTORIANO dal 15 ottobre 2015 al 7 febbraio 2015-
Una straordinaria mostra è in questi mesi al complesso del vittoriano a Roma che propone con oltre 60 opere tra pittura e scultura un ritratto della società parigina della seconda metà dell’800 attraversata da grandi fermenti artistici, culturali e sociali di cui gli impressionisti furono esponenti e fautori. Il fulcro dell’impressionismo era la rappresentazione della vita moderna e di conseguenza i quadri così si popolarono di contemporaneità. La mostra nasce sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica italiana con il patrocinio della camera dei Deputati, del ministero dei beni e delle attività culturali, della regione Lazio, di Roma Capitale e dell’Ambasciata di Francia in Italia, è curata da Guy Cogeval, Presidente del Museè D’Orsay et De L’Orangerie. La rassegna è organizzata da “comunicare organizzando” con il coordinamento di Alessandro Nicosia. In questa bellissima mostra si possono ammirare tete a tete Edouard manet, Pierre-August Renoir, Camille Pizzarro, Edgar Degas, Frederic Bazille, Paul Cezanne, Berthe Morisot, August Rodin. Attraverso i volti, gli abiti, le posture dei personaggi ritratti e attraverso anche le ambientazioni e i luoghi in cui essi sono inseriti la mostra offre la possibilità di ricostruire l’ambiente culturale, i contesti sociali, gli stimoli artistici in cui operarono gli impressionisti e di cogliere la “rivoluzione dello sguardo, vera sintesi dell’impressionismo, e quel rinnovamento stilistico di cui il movimento impressionista fu portavoce. Il percorso della mostra fa rivivere da una precisa angolazione lo spirito di un’epoca irripetibile; artisti, letterati, familiari, amici, uomini d’affari, signore della borghesia, bambini, adolescenti, tutto ciò evoca episodi di una esistenza che si svolgeva tra gite al fiume, tra la città e la campagna, tra feste e rappresentazioni varie, tutto viene “ impresso” appunto nei dipinti. La mostra è la celebrazione dell’icona “impressionismo”, in tutto il suo massimo splendore. Tra i capolavori esposti voglio citare “il balcone” di Edouard Manet del 1890, il “ritratto di Renoir” di Frederic Bazille del 1867, “l’altalena” di Pierre Renoir del 1876, e da menzionare anche la scultura “Victor Hugo” dello scultore August Rodin che dimostrò che l’impressionismo poteva penetrare anche nella scultura rendendola viva; in effetti l’impressionismo fu talmente potente come movimento che rivoluzionò tutta la visione del mondo.
DANIELA MEROLA