Recensione “Kidnapping – (Corpi di reato) Un’indagine della criminologa Nancy Parente” di Giancarlo Piciarelli
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Approfondimenti sull’autore e sul Libro.
Nancy Parente è una criminologa italoamericana quarantenne che lavora per l’Unità Vittime Speciali di Manhattan.
La sua vita sentimentale può definirsi abbastanza caotica dal momento che alcune mattine si sveglia con i postumi di una sbornia e un corpo nudo diverso accanto a sé. Ma sul piano professionale le cose sono ben diverse.
La storia travagliata della sua famiglia l’ha spinta a intraprendere una carriera che la porta ad avere costantemente a che fare con crimini che vedono coinvolti i minori: “a spingerla a fare questo mestiere era stato il dolore cupo che ogni giorno vedeva negli occhi di sua madre”.
Le sue radici l’hanno resa una donna dal carattere deciso, diretta e autoritaria quando necessario. È indipendente, forte e tenace, ma sa anche parlare con le vittime e i loro cari e riesce a instaurare con entrambi un certo livello di empatia, una dote particolarmente utile che spesso, nel corso delle indagini, le consente di muoversi nella giusta direzione.
Ha un rapporto schietto e confidenziale con il proprio capo, Tony Holman, il quale le perdona i continui ritardi e le impertinenze perché riconosce il suo talento e la ritiene una risorsa preziosa, oltre che una donna affascinante.
Questa volta Nancy si ritrova ad avere a che fare con una serie di rapimenti lampo che si discostano dai comuni casi di sequestro di persona. Nel giro di appena 48 ore vengono rapiti tre bambini: Mason, 9 anni, figlio di una madre single e in ristrettezze economiche; Cloe, 12 anni, figlia adottiva di una coppia benestante; Joshua, 8 anni, figlio adottivo di una coppia di ricchi. Le piccole vittime sono di sesso, etnia ed estrazione sociale diverse l’uno dall’altra, frequentano ambienti diversi e i loro genitori non si sono mai conosciuti.
L’unica cosa che accomuna i tre casi di rapimento sono le modalità e l’uso di materiale medico da parte dei rapitori, come guanti in lattice, copriscarpe asettici, siringhe e maschere d’ossigeno.
I misteriosi criminali, che dai primi rilevamenti risultano essere in tre, di cui un uomo molto robusto e una donna, agiscono in maniera meticolosa, organizzata, rapida e sono abilissimi nel far perdere le proprie tracce, cambiando un mezzo di trasporto subito dopo il sequestro; sono in grado di rapire un bambino in pieno giorno, strappandolo alla madre in presenza di diversi testimoni che, nella concitazione del momento e presi alla sprovvista si rivelano poco utili nel ricostruire i dettagli. Dopo aver fatto sparire i bambini, i rapitori non inoltrano alcuna richiesta di riscatto né sembrano appartenere a qualche gruppo legato alla pedo-pornografia.
Con tali premesse l’indagine si prospetta assai complessa, difatti passa immediatamente nelle mani dell’FBI.
Nancy, che si immerge in ogni caso fino a farlo diventare una questione personale, inevitabilmente sente la necessità di non lasciarsi sfuggire l’indagine: “pur non essendo madre, aveva un persistente nodo in gola, non riusciva nemmeno a immaginare che se avesse avuto un figlio, qualcuno avrebbe potuto portarglielo via”.
Quindi contatta una vecchia compagna di stanza del college, Zelma Turner, che adesso lavora a come agente speciale presso la sede del Federal Bureau della Pennsylvania, le chiede di aiutarla a fissare un appuntamento con il suo superiore e, con il benestare di Holman che le procura una richiesta di accreditamento per l’FBI, parte alla volta di Washington con la sua vecchia “immortale” Toyota.
Ottenuto il permesso di unirsi agli agenti e al profiler Hunter Reyes, Nancy entra nel vivo delle indagini.
“Kidnapping” è un thriller dai risvolti macabri e a tratti raccapriccianti, con una giusta carica di suspance e una serie di colpi di scena avvincenti e mai scontati.
L’intreccio è complesso, ma così ben costruito e sviluppato che risulta estremamente scorrevole, oltre che appassionante e avvincente.
Lo stile dell’autore non si smentisce: il tuo tratto è distintivo, brillante e, come sempre, caratterizzato dalla capacità di catapultare i lettore all’interno del mondo da lui creato: egli lo rende protagonista, gli consente di muoversi all’interno della storia e do percepire come proprie le emozioni e le esperienze vissute dai personaggi.
La narrazione è minuziosa, attenta ed esperta nel definire la psicologia e la caratterizzazione della protagonista e di tutti gli altri attori di contorno. Le descrizioni dettagliate rendono reali anche le ambientazioni, così che leggendo sembra di vivere davvero a New York, percorrere le strade, aggirarsi per i vicoli, respirare l’atmosfera caotica e multietnica della gigantesca metropoli, come in unfilm.
Nancy Parente è un personaggio molto diverso dal commissario romano Leo Blasi, protagonista di un’altra serie di 7 romanzi dello stesso autore: entrambe le figure si impongono sulla scena, animati da una forte determinazione, ma hanno peculiarità particolari che li caratterizzano in maniera precisa e distintiva. Chi ha già apprezzato Blasi non dovrà temere di ritrovarsi dinnanzi a una sua versione al femminile, bensì resterà piacevolmente sorpreso dalle doti e dalla personalità della criminologa.
Kidnapping – (Corpi di reato) Un’indagine della criminologa Nancy Parente
di Giancarlo Piciarelli
ISBN: 978-88-5516-818-2
Formato: Rilegato
Genere: Narrativa
Collana: Percorsi
Anno: 2021
Pagine: 258
Disponibile anche in formato eBook
Giancarlo Piciarelli è nato a San Michele in Teverina nell’alta Tuscia. È laureato in Lettere e Filosofia e in Scienze Aziendali. È stato per quindici anni direttore centrale della più grande stazione appaltante italiana, attualmente è CEO di una società informatica internazionale. Ha al suo attivo oltre trenta pubblicazioni tra thriller, raccolte di racconti, sillogi, saggi e commedie. Nel 2016, 2018 e 2020 gli è stato assegnato l’Oscar del giallo, il prestigioso Holmes Awards. Vive tra Roma e New York.
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