Cultura

Ci sentiamo attori, protagonisti, spettatori

Un concorso si è appena concluso (Una pagina di poesia),  in questi giorni stiamo organizzando la pubblicazione del libro e le copie saranno distribuite e consegnate. Abbiamo anche collaborato con il gruppo di scrivere.info e abbiamo realizzato una splendida antologia (Le lunghe notti del poeta).
A giorni si concluderà il percorso “Granelli di Parole”, pure in questo caso prevederemo pubblicazioni (gratuite) di libri.
E cosa succede? Perché tutte queste antologie?
Perché siamo goccia di un mare, perché siamo editori e lettori, consapevoli attori, inconsapevoli protagonisti, attivi spettatori:
questa per noi è la passione. Questo è il nostro lavoro… ma non chiamatelo lavoro.
Diamo la possibilità di pubblicare le antologie gratuitamente, scusare se mi permetto questo inciso, ma di questi tempi non è poco.
Partecipare alla nascita di un libro è così… intenso. In fondo i libri non sono che pensieri, che si materializzano, che si sfogliano leggeri… e viaggiano con il tipico volo di una farfalla: picchi improvvisi, discese repentine. Emozioni e paure. Le antologie non sono altro che la sintesi di questo nostro modo di fare editoria…
A volte mi chiedo se sia giusto o sbagliato, non guardo mai cosa fanno gli altri editori e non crediate che prenda decisioni spocchiose perché mi sento presuntuoso, solo ho il sottilissimo piacere di fare cose con il sorriso, di farle con intelligenza, di farle davvero.
A parte tutto è un piacere, perché dunque non dovremmo fare le cose che facciamo se mentre le facciamo ci sentiamo attori, protagonisti, spettatori… assieme a voi, come voi…

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