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“I cipressi di Bajkal…” il romanzo denuncia di Fabrizio Ducceschi

Formato: Rilegato
Titolo: I cipressi di Bajkal – Oltre l’insana follia della razza umana
ISBN: 978-88-9375-477-4
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2018
Pagine: 622

 

Fabrizio Ducceschi dà vita a un romanzo originale, inquietante, un viaggio allʼinterno dei meandri più oscuri della nostra società.
“I cipressi di Bajkal – Oltre lʼinsana follia della razza umana” non risparmia scenari di colloqui confidenziali, aule di tribunali:
Grazie, vostro onore. Adesso vi spiego come la mente malata di un essere umano non abbia confini. Quello che starò per dirvi destabilizzerà il senso morale di qualche persona. A Bajkal esiste la più grande, immensa, produttiva, devastante, organizzazione criminale avanzata del mondo. Le tipologie di reato sono principalmente pedofilia, sfruttamento minorile, commercio di organi, spionaggio, commercio di bambini.
La domanda da porsi è Come si può fare una cosa del genere a un altro essere umano?
L’atmosfera che si respira, pagina dopo pagina, diviene particolare quando si racconta di pedofilia, della violenza fisica e psicologica sui bambini.
Pagine toccanti, soprattutto quando si parla della responsabilità genitoriale: Genitori di questa realtà, vegliate sempre sui vostri figli, non lasciateli soli al mondo, siate presenti, insistete nella vostra sorveglianza, anche a costo di sembrare eccessivi. La vita di una bambina è sacra, non permettete che forze esterne possano portarvela via, non permettete che la sua vita possa essere modificata o alterata negativamente.
Una lettura travolgente, dura, per la complessità del messaggio che l’autore ha voluto trasmettere. Già dalle prime pagine si denota un velo di mistero che accompagnerà il lettore per tutto il romanzo, fino allo scioglimento del nodo iniziale.
La struttura del testo narrativo parte da una data, banale apparentemente.
Non è così: 22 ottobre 2010 ore 21.35
Un incontro, un ristorante: le strade del destino si incrociano, apparentemente in modo casuale.
Ma niente è dato dal fato in questo straordinario testo.
Una narrazione fitta e impegnativa eppure mai noiosa. Numerosi colpi di scena rendono la lettura interessante e piacevole.

 

Fabrizio Ducceschi nasce nel 1967 a Pietrasanta, da oltre trent’anni lavora autonomamente nel settore elettrico/elettronico, la passione per il cinema e la grande esperienza per i viaggi hanno generato, complice la sua fantasia, la sua prima opera letteraria, identificando nel suo romanzo il forte concetto di amore tra padre e figli tramandato dai suoi genitori. Non vuole definirsi uno scrittore e non ha la presunzione di esserlo, perché le sue parole in merito sono state chiare: “Per essere scrittore devi vedere bene dentro una stanza colma di vapore, ma io purtroppo porto gli occhiali”.

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