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“La relazione” di Andrea Camilleri

“PENSARE PAROLE”: recensione libro per martedì 10 febbraio 2015

“LA RELAZIONE” di Andrea Camilleri;

 

Ritorna Andrea Camilleri con “la relazione” edito da Mondadori; un libro un po’ deludente provenendo da un autore come Camilleri e che forse accontenta solo i suoi estimatori; nel complesso banale, con una trama inverosimile, senza slancio emotivo. Un vero peccato per un grande scrittore perdersi così in una storia che non ha l’inconfondibile stile dello scrittore siciliano, né l’acutezza dell’indagine; lui è un autore pieno di inventiva ma con questo romanzo non è riuscito a creare quel “mood” di imprevedibilità che lo contraddistingue. Nel finale c’è un po’ di riscatto dove la tensione narrativa sale e riesce a ricompattare la trama. Il protagonista Mauro Assante è un uomo che ha dedicato la sua vita al lavoro, ottenendo incarichi di grande responsabilità nell’istituzione in cui presta servizio, l’authority per il controllo della trasparenza nelle banche italiane; è sposato e ha un figlio piccolo e trascorrono i mesi estivi in montagna. Una estate Mauro resta solo in città perché gli è stato affidato un compito delicato: deve indagare su un istituto bancario che probabilmente dopo la sua indagine sarà commissariato. In questa estate solitaria a Mauro succedono cose strane: dimentica di chiudere la porta di casa, o almeno così crede lui, riceve la visita di una misteriosa ragazza, pensa di essere seguito da un uomo su un motorino. La vita tranquilla di Mauro viene messa sotto sopra, lui non accetta questa confusione, non ha mai commesso errori e non sopporta quel batticuore se pensa alla ragazza bionda che dice gli fa visita dicendo di aver sbagliato indirizzo. L’estate va avanti e Mauro nonostante tutto porta avanti la sua ispezione. Un romanzo che parla della vita ordinaria e monotona di un uomo serio che viene sconvolta da un incontro improvviso e da una scoperta di una rete di illeciti bancari e di corruzione. “la relazione” gioca sul doppio senso della trama e su questi due eventi in apparenza non in “relazione” ma che invece si riveleranno diversamente che il protagonista deve affrontare; un gioco crudele per un uomo impreparato alle sorprese, fin troppo ingenuo nell’accettare passivamente un gioco beffardo e cattivo che lo porterà alla rovina. Nonostante sia ben scritto e ci sia una buona vena investigativa questo giallo non possiede il mordente giusto per catturare il lettore in un vero giallo investigativo come ci ha abituati Camilleri, è privo di caratterizzazione dei personaggi che appaiono inesorabilmente mediocri e inverosimili e la trama è ovvia e intuibile sin dall’inizio. Rimane comunque un romanzo di Camilleri anche se non all’altezza della fama del suo autore.

DANIELA MEROLA

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Daniela Merola

Un saluto a tutti, sono Daniela Merola, scrittrice, blogger, giornalista e il mio sentiero è sempre stato "il coraggio delle proprie idee".

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