Le scelte europee

Il conflitto in Europa e il fratello maggiore tedesco

Il conflitto in Europa e il fratello maggiore tedesco

La guerra tra Russia e Ucraina ha dimostrato una serie di cose, altre ne scopriremo a breve. La guerra è uno scempio, un tormento eppure fa emergere le responsabilità dei singoli e la vera coscienza dei popoli. Innanzi a un conflitto non ci sono maschere: ci si deve schierare. E vengo al dunque di questo articolo.
La guerra a cui assistiamo oggi ha origini “antiche”, nel senso che se ripercorriamo i fatti, il filo della memoria ci riporta al 1999 quando Putin invase militarmente la Cecenia. Intendo dire che da sempre Putin ha già “risolto” alcuni problemi con le armi:
Cecenia, Georgia, Crimea.
Ogni volta ha agito con violenza e militarmente. E cosa abbiamo fatto? Niente. E non è una colpa, è una strategia. L’Europa non avendo un esercito e un peso politico decisivo ha fatto l’unica cosa che sa fare benissimo “Parlare”. Ma Putin non è uomo di parole, avremmo dovuto alzare il tiro prima, fare prima ciò che stiamo facendo ora: embargo, sanzioni, prese di distanza, aiuti militari all’Ucraina.
Quello che stiamo facendo ora, se lo avessimo fatto prima forse (ripeto FORSE) avrebbe frenato Putin.
Ma non lo potevamo fare perché non esiste un’Europa politica e non c’è un’Europa militare.
La Germania di Angela Merkel ha cercato di contenere Putin con accordi commerciali, con la diplomazia, con velatissime minacce e concreti finanziamenti alla povera economia russa.
Ma chi è la Germania e cosa è la Germania? Volente o nolente la Germania è il cuore d’Europa, è lo stato fondamentale. Quello con l’economia più importante, il numero maggiore di abitanti ed è lo Stato che dovrebbe salire sul  carro e iniziare a guidare la carovana europea verso la meta di una reale federazione politica e  militare.

 

Gianfranco Natale
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