Interviste

Intervista a Silvia Buccino

“LIBERE IDEE INTERVISTE-A DOMANDA RISPONDE” 25:

INTERVISTA CON SILVIA BUCCINO      23 marzo 2016.

Incontro con la fotografa Silvia Buccino, nata a Genova e residente ad Arenzano; una donna piena di talento e iniziativa, di quelle che mi piace intervistare insomma; ama la fotografia fino a farlo diventare il suo lavoro.

Benvenuta Silvia, so che ami l’arte e la musica ma la tua passione è la fotografia, sei riuscita a trasformarla nel tuo lavoro, cosa non da poco,  e so che sei una autodidatta, dimmi quando c’è stata la folgorazione?

Buongiorno Daniela! Innanzi tutto ti ringrazio per questa bellissima iniziativa. Allora… sì io sono cresciuta con la passione per la musica….fin da piccolina strimpellavo, tutto rigorosamente a “orecchio”, la pianola che i miei genitori mi regalarono…vedendo che riproducevo i suoni di pubblicità o canzoni (in maniera semplice), decisero di mandarmi a scuola di piano.
Da lì la passione per l’arte prese spazio e iniziai a muovere altri passi verso altre mete, e in particolare verso la fotografia. Ricordo che le prime foto scattate uscirono da una polaroid istantanea nei tardi anni ’80.
La vera e proprio folgorazione c’è stata intorno ai vent’anni presi la mia prima reflex analogica e iniziai  scattare prima in maniera automatica e successivamente in priorità di diaframmi. Ricordo un episodio estremo, ero alle 5 Terre e scattai qualcosa come 72 foto a un gabbiano provando diversi parametri dovevo testare.
Dopo anni di pellicola, provai anche io il digitale cambiando anche macchina e li cominciai ad approfondire lo studio della fotografia. Scattare in digitale fu molto meno dispendioso economicamente, dato che non dovevo portare a sviluppare sacchetti di rullini.
Dopo poco tempo passai a scattare tutto in manuale perché io volevo decidere tutto…e non “farmi consigliare dalla macchina” a costo di sbagliare…ma si sa… sbagliando si impara 😉

Quando è avvenuta la svolta lavorativa, nel senso che hai capito che era quello che volevi fare?

Beh, la svolta lavorativa diciamo avvenne circa intorno al 2012…. Mi stava appassionando troppo e non volevo che questa passione rimasse un hobby….e poi l’hobby della fotografia è uno dei più cari perchè hai sempre voglia di fare un passo successivo ma farlo costa parecchio (in termini di attrezzatura…) quindi o ti fermi prima oppure inevitabilmente devi mettere in conto di alleggerire il tuo portafoglio in maniera drastica. Io all’epoca lavoravo presso un’azienda e mi occupavo di tutt’altro…. ma appena tornavo a casa dall’ufficio e nei we, avevo la necessità di scattare foto….era veramente una vera e propria dipendenza. Successivamente, conobbi quello che ora è il mio Mentore, il mio Maestro: Giovanni Gastel al quale devo molto in termini di insegnamenti ma non solo professionali, anche di vita.
Fu colui che mi diede il “la”, che mi fece rendere conto che la fotografia sarebbe diventata poi il mio lavoro. Finché, proprio l’anno scorso, a seguito della mia uscita dall’azienda decisi di aprirmi la P.Iva e mettermi in proprio. Cosa a mio avviso non semplice ai giorni d’oggi…. e insomma bisogna essere un po’ matti per fare un gesto del genere….ma chi non risica non rosica.

Sei molto brava Silvia, complimenti, ho visto i tuoi lavori davvero pieni di personalità; come riesci a cogliere l’essenza delle persone e degli oggetti che ritrai con la tua macchina?
Ti ringrazio infinitamente Daniela! Beh….innanzi tutto a mio avviso ci sono alcune cose da tenere ben a mente…. credo valga per la fotografia ma anche per ogni altro tipo di lavoro… ma una in particolare è un perno fondamentale: l’umiltà…quella devi averla perché senza fai poca strada.
Io amo fotografare e caratterialmente essendo una persona molto allegra, aperta per me è naturale e istintivo rapportarmi con altre persone…. Questa cosa mi ha sicuramente facilitato le cose, perchè vedi, per come la penso io, l’essere fotogenici dipende molto dal “rapporto” che si crea tra il fotografo e la persona da immortalare, il riuscire ad estrapolare quello sguardo, quelle sensazioni che si hanno in quel momento, quell’intimità nascosta…beh per fare questo inevitabilmente si deve creare una sorta di alchimia tra i due attori protagonisti …. e se riesci a fare questo sei già a metà strada.

Parlare, far sentire la persona a proprio agio, tranquillizzarla, scherzare, usare la propria mimica facciale… sono tutte cose diciamo da tenere in considerazione.

L’avvento del digitale nel campo della fotografia quanto è stato importante e come ha trasformato il settore?
Guarda, a questa domanda io ti rispondo così: ogni novità va presa sempre per il verso positivo, il digitale è un valore aggiunto all’analogico…. Io amo il digitale! Perchè si dovrebbe condannare? E’ un passo avanti e va sfruttato ottenendo il massimo rispetto a quanto può offrire. L’avvento dei cellulari con le fotocamere annesse, ma che bellissima cosa!! Perchè mai si dovrebbe condannare? Poter immortalare e vedere nell’immediato un evento, un viso, un panorama, ma è fantastico! Ovviamente questo è il mio pensiero che può essere condiviso o meno, ma ringraziando il cielo siamo tanti e ognuno diverso dall’altro.
Questo ovviamente non significa che non si scatta più in analogico, anzi….una cosa non esclude l’altra… possono tranquillamente coesistere…. e quindi che sia!

Cosa ami fotografare maggiormente?
Beh, fermo restando che io scatto in continuazione e immortalo qualsiasi cosa (appunto col  cellulare o con la macchina fotografica….ritornando alla domanda precedente), la mia passione è la ritrattistica…. mi piace “poter cogliere quello che il mio interlocutore ha dentro ma che non osa mostrare”, per dirla con parole scritte da una mia cliente in una recensione. Io ci provo. La fotografia è liberazione… è un po’ come cantare o ballare…. chi ha posato per me dice di avermi avuto al suo fianco e dietro l’otturatore…e io beh…ci credo e questo mi fa molto piacere!

Attualmente sei freelance, quanto è difficile esserlo nel tuo ambiente molto competitivo?
Eh….allora sicuramente la strada è in salita…. e non facile. Se tu ami il tuo lavoro, ti impegni all’ennesima potenza e vuoi fare sempre meglio. La competitività esiste e la trovo una cosa bella purché corretta. E’ un po’ come quando stai facendo una gara… il primo posto sul podio è ambito da tutti gli atleti, l’importante è arrivarci con il rispetto delle regole, ma questo purtroppo non sempre accade…. ahimè è successo, succede e succederà ancora in futuro….è una cosa che metti in conto.

Mi hai raccontato che stai preparando una campagna contro la violenza sulle donne, di che cosa si tratta?
Beh si allora, ho scattato per un’atleta, l’ allenatrice della nazionale femminile di Taekwon-Do ITF. Abbiamo fatto un lavoro di squadra (amo definire il mio lavoro di squadra perché a tutti gli effetti si crea un vero e proprio staff), le foto sono state scattate durante uno dei suoi durissimi allenamenti.  Io nel mio piccolo, attraverso i miei scatti ho cercato di far emergere la grinta, la potenza, la voglia appunto di cambiare registro. Poi personalmente questo argomento mi tocca parecchio in quanto due mie amiche sono state vittime di questo scempio.

I tuoi prossimi progetti lavorativi ora sono tutti concentrati su questa campagna di sensibilizzazione o c’è anche dell’altro?
No ho anche altri progetti, uno in particolare che mi tocca molto da vicino e a breve sarà esposto sotto forma di mostra fotografica a Genova Sestri Ponente, presso la libreria Mondadori. La mostra si intitolerà “Femminilità, autoironia e Io”. Saranno esposte una serie di foto scattate a diverse donne “non proprio magre”, tra le quali anche la sottoscritta, dalle quali emerge la loro femminilità, ma in maniera molto autoironica. Dico che la sento molto mia perché io ho sempre dovuto combattere contro i pregiudizi verso la donna “in carne”. Spesso la donna ciccia non è vista come donna, come essere femminile ma come un essere un po’ goffo. Perché non sfatare il mito?
Quindi insomma, udite udite, una donna può essere femminile anche se non porta la taglia 42 e aggiungo pure la 44 🙂 …. ovviamente con un pizzico di autoironia che male non fa anzi. Ma non potrò svelare più di tanto….l’invito è  aperto a tutti, quindi: il 14 Maggio 2016 si parte!
Ma questo non è l’unico…. diciamo che per la testa mi frullano tante cose tra cui un futuro workshop fotografico proprio improntato sulla ritrattistica. appena definiremo la cosa sarai la prima a saperlo!
Ti ringrazio di cuore per questa bellissima intervista, sei stata gentilissima! Silvia

Ringrazio Silvia Buccino per essere intervenuta a “libere idee interviste” e vi ricordo che c’è anche un sito che potete visitare per meglio apprezzare il lavoro di Silvia Buccino
HYPERLINK “http://www.silviabuccino.com” www.silviabuccino.com

DANIELA MEROLA

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Daniela Merola

Un saluto a tutti, sono Daniela Merola, scrittrice, blogger, giornalista e il mio sentiero è sempre stato "il coraggio delle proprie idee".

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