Interviste

Storie di mamme

Questa volta non mi sono occupata solo di un libro di favole per bambini, ma il testo racconta ben altro: la storia di una mamma, di suo figlio e del suo amato amico. Storie di vita quotidiana che si sono trasformate in una bellissima raccolta di sei favole. Una lettura piacevole per tutti.

Come nasce il suo libro per bambini? L’INVESTIGAMAO, nasce grazie a mio figlio Simon e al suo peluche preferito che ormai ha da alcuni anni. Prima della nanna o nei momenti di coccola ogni volta che ne sentiva la necessità, mi chiedeva di raccontargli delle favole tutte incentrate su Mao e alcuni dei suoi “amici”. Così un giorno ho deciso di metterle per iscritto e provare a farle pubblicare, senza farmi illusioni, a mio figlio piacevano e a me piaceva raccontarle, ma non tutti abbiamo gli stessi gusti. Ovviamente nemmeno mio figlio è felicissimo che il suo animaletto preferito è protagonista di un libro e che compare anche il suo nome.

Il libro è scritto in maniera semplice e accattivante, com’è riuscita a fare questo? Uno dei miei momenti preferiti è proprio prima di dormire, quando siamo entrambi accoccolati a letto, lui si appoggia a me, mi abbraccia e inizia a volare la fantasia. Brevi storie ma appassionanti, cose che so che fanno ridere il mio bambino o che lo stupiscono. Speravo questo anche per le altre mamme che ogni sera prima di dormire si prendono 15-20 minuti di relax e coccole con i propri figli. Probabilmente sono riuscita a fare tutto ciò perché non ho scritto da scrittrice ma da mamma innamorata.

Quanto tempo ha impiegato a scrivere il libro? In realtà non ho impiegato molto tempo. Il libro è formato da sei storie, che iniziavo e finivo, e a quanto pare la fantasia non mi manca.

Vorrebbe far continuare le avventure dell’InvestigaMao? Ho già un secondo progetto in ballo, ma non sarà su Mao. Lui è unico e il primo e in quanto tale molto speciale.

Quanto è importante essere mamma, fare la mamma ma al contempo imparare dai propri figli? Fare la mamma è sicuramente il lavoro più bello ma più faticoso che esista. Hai la totale responsabilità di un altro essere umano, una personcina sangue del tuo sangue per la quale daresti la vita. Devi essere il suo esempio, la sua guida, se sbaglia qualcosa è perché tu da mamma hai sbagliato qualcosa. Io lavoro otto ore al giorno, ma se potessi, lavorerei solo mezza giornata per potermi dedicare, il resto del tempo, a Simon. C’è una frase che dice, DOVE C’E’ MAMMA C’E’ CASA, ed è vero, perché ogni bambino quando è con la sua mamma si sente al sicuro. Se ci mettiamo lì a riflettere, ci accorgiamo anche che spesso siamo noi a imparare da loro. Crescendo si perde l’innocenza, la voglia di ridere per una faccia buffa, un solletico, noi adulti siamo sempre concentrati sul lavoro la casa le bollette la routine, mentre per mantenerci “piccoli” dobbiamo seguire il loro esempio…emozionarsi per le piccole cose, ridere di gusto correre giocare. Anche perché ricordatevi sempre che una mamma felice ha bambini felici.

Che cosa desidererebbe si avverasse, in futuro, per i bambini d’oggi? Sembra una risposta scontata, ma desidererei la pace, la felicità e l’amore. Non è possibile vivere in un mondo dove esci per andare a un concerto e non rientri più. Dove già alle scuole medie si verificano casi di droga. Io voglio poter mandare mio figlio a scuola o al campetto a giocare, con la tranquillità di dire, è al sicuro, sono tranquilla. Purtroppo non è così e non so cosa aspettarmi in futuro. Per ora tutto ciò che posso fare per Simon è impegnarmi per dargli dei valori, una educazione, il rispetto per se stesso e per le altre persone. Io ci sarò sempre per lui, d’altronde sono la sua più grande fan.

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