Politica

L’idea del futuro in un paese governato dagli anziani

L’idea del futuro in un paese governato dagli anziani è un’illusione.
Va da sé che il futuro è una scommessa, a volte violenta, imprevedibile. L’Italia è tra i paesi con un tasso di gerontocrazia tra i più alti al mondo. Come si può immaginare un futuro migliore, se l’obiettivo è una pensione che si avvicina a grandi passi?
L’orizzonte in questi casi si restringe e invece dovremmo offrire spazio e fiducia ai giovani. Dovremmo darci degli obiettivi anagrafici: giovane è bello, offriamo dunque alle nuove generazioni una possibilità di inserimento considerando l’età una risorsa e non un problema.
Sono i giovani che progettano un futuro  impossibile (agli occhi di una gerontocrazia rigida).
L’impossibile allora diventerà possibile e soluzioni impensabili potranno forse apparire all’orizzonte. Troppo grandi sono i problemi che dovremo affrontare per affidarli a mani incerte di chi crede un po’ di meno e ha un po’ meno fiducia nel domani.
Se è un dato positivo che la condizione di vita degli anziani (Dati ISTAT) migliora, è un dato di fatto che quella dei giovani scivola precipitosamente. Sono stati, per i ragazzi, anni difficili, più difficili per loro che per chi ha raggiunto gli “anta”. Anni di chiusure forzate, di studi resi più freddi da una didattica (a distanza) inconcludente. Nessuna possibilità di inserimento professionale o lavorativo.
I giovani hanno smarrito il percorso, il loro ruolo è un po’ meno chiaro e noi dovremmo ora offrirgli una nuova occasione con concorsi pubblici che attribuiscano chiaramente punteggi e possibilità i base all’età di chi partecipa (per esempio). E’ una scelta dolorosa, ma necessaria perché per troppo tempo i giovani sono stati dimenticati.

 

Gianfranco Natale
© Riproduzione riservata

 

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