Pantelleria, trovate anfore
L’attività di esplorazione dei fondali dell’isola di Pantelleria ha portato alla luce ulteriori scoperte. Durante le immersioni subacquee, condotte con l’ausilio del Rov (un robot subacqueo filoguidato), è stata individuata un’area ricca di anfore che coprono un ampio arco temporale. I reperti individuati saranno catalogati nel database del Sistema Informativo Territoriale della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.
“La protezione e la sorveglianza del nostro patrimonio culturale subacqueo sono il risultato di una collaborazione continua tra le forze dell’ordine operanti in mare: Guardia Costiera, Carabinieri, Guardia di Finanza, e Polizia di Stato, e gli uffici dell’Assessorato ai Beni Culturali”, sottolinea l’Assessore Elvira Amata. “Questa sinergia è fondamentale e preziosa poiché consente un’azione di tutela e vigilanza che preserva il nostro ricco patrimonio sia in terraferma che in mare”.
La campagna di monitoraggio dei beni culturali sommersi, dall’area di Cala Cottone fino a Cala Tramontana nella parte settentrionale dell’isola, è stata recentemente completata. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza del Mare e il Corpo delle Capitanerie di Porto. Il 3° Nucleo operatori subacquei della Guardia Costiera, sotto il comando di Sebastiano Sgroi e con la supervisione scientifica della Soprintendenza del Mare, ha esaminato il fondale che si estende dai 50 ai 100 metri di profondità. Le operazioni sono state condotte in collaborazione con l’Ufficio circondariale della Capitaneria di Porto di Pantelleria, con il supporto logistico del diving center Dive-y di Pantelleria. L’attività di monitoraggio periodico consente di valutare lo stato di conservazione dei siti sul fondo del mare.
Questo patrimonio, oltre ad essere una risorsa culturale di inestimabile valore, rappresenta un’opportunità di sviluppo turistico. Lungo il tratto di costa ispezionato, da alcuni anni sono stati istituiti itinerari archeologici subacquei accessibili ai subacquei certificati. Attualmente in Sicilia ci sono 26 percorsi subacquei che possono essere visitati rivolgendosi ai diving center autorizzati e autorizzati dalla Soprintendenza del Mare.
A Pantelleria sono attivi tre itinerari: Cala Gadir, che offre la possibilità di ammirare numerose anfore e ancore a una profondità compresa tra i 18 e i 30 metri; Punta Tracino, con la presenza di ancore in ferro, pietra e piombo; Cala Tramontana, a 18 metri di profondità, fruibile da subacquei con brevetto di primo livello, che offre la possibilità di vedere ancore in pietra, anfore di diverse tipologie e macine in pietra.