Libri

Recensione del libro di Sergio Puggelli: “La rosa più bella, petali profumati e spine: la donna”

A cura di Lucia Padovani Vannini
Come promesso, a proposito dei libri “di casa nostra” che ho avuto il piacere di leggere quest’estate, inizio con la recensione del saggio del Prof. Sergio Puggelli: “La rosa più bella, petali profumati e spine: la donna”.
Il Professor Puggelli è un noto psicoterapeuta e sessuologo di Prato che molto ha fatto, soprattutto per il mondo femminile.
E questo libro ne è una dimostrazione!
Far partire il suo lavoro con una poesia di Alda Merini fa intendere che lui è un uomo che va oltre la sua professione, che cerca di comprendere davvero quel pianeta complesso e incredibile che è l’animo femminile.
Nel primo capitolo afferma, infatti, che: “La donna è da rivalutare per la sua intelligenza, pragmaticità, predisposizione al sacrificio con una soglia del dolore superiore rispetto all’uomo, inutile girarci intorno, la donna ha un’anima superiore all’uomo”.
Detto questo non si pensi che la approva incondizionatamente e, infatti, cosa su cui concordo in pieno, sostiene che essa non è ancora arrivata alla sua vera emancipazione perchè, in realtà, sta acquisendo i peggiori vizi maschili invece di portare alla luce la propria reale essenza in assoluta libertà.
Ma la cosa più straordinaria del libro, al di là delle sue importanti analisi, sono le testimonianze vere delle donne che lui ha conosciuto e che ha aiutato.
Ecco … quelle toccano tutte il cuore perchè alcune sono storie di reale sopravvivenza, altre di faticoso successo, senza contare quelle che parlano delle proprie esperienze di vita che possono apparire nel nostro quotidiano normali, anche se di “normale” non hanno niente.
E’ triste sapere che ha faticato per trovare donne che avessero il desiderio di raccontarsi e questo, a mio avviso, è dovuto al fatto che noi ancora ci vergogniamo, che ancora abbiamo paura del giudizio, che proteggiamo il dolore come si protegge un bambino.
Mi auguro che ci saranno tante altre donne che vorranno raccontarsi nel suo futuro e spero proprio che lei non rimanga in sospeso con la stessa domanda che si fece Freud, ovvero: “Cosa vuole la donna?” …
Nel mio libro ho cercato di rispondere, ma questa è un’altra storia che partirà a ottobre.
Grazie per il suo lavoro, grazie a Simonetta Cappetti, che mi ha fatto conoscere il libro di cui è anche protagonista, e a presto vederci Professore … di libri così, scritti da uomini che non cadono nel banale, ne servirebbero tanti!

 

Lucia Padovani Vannini

Share Button

Lascia un commento