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Recensione di “Il ritorno della Squadriglia 19” di Enzo Rosana

“Il ritorno della Squadriglia 19” è un romanzo fantascientifico molto originale, nato dalla felice unione tra la passione per la letteratura e quella per la fisica astronomica. Non so se Enzo Rosana abbia mai letto il libro di racconti di Italo Calvino intitolato “Le Cosmicomiche”, ma come colui che fu uno dei grandi della letteratura italiana del XX secolo, ha creato un’opera divertente e al tempo stesso piena di spunti di riflessione, fornendo una trattazione immaginifica e fantasiosa di teorie scientifiche. Si parte da un fatto realmente accaduto e passato alla storia come un mistero tutt’oggi rimasto incomprensibile per gli scienziati: la scomparsa della squadriglia 19. Si tratta della vicenda di un gruppo di cinque aerei della Marina statunitense che scomparvero, per motivi sconosciuti, il 5 dicembre del 1945 durante un’esercitazione. Da questo incidente misterioso nacque il mito del “Triangolo delle Bermuda”, come fu chiamata quella porzione di oceano tristemente nota per svariati episodi di ammaraggio di navi e scomparsa di aerei. Il protagonista di questa storia fantastica è Endy, un giovane scienziato che approda, insieme ad un team di ricercatori, su un’isola improvvisamente comparsa su questo “misterioso” tratto di oceano, con lo scopo di compiere ricerche ed esperimenti legati alla particolarità di questa zona terrestre. Durante il suo soggiorno sull’isola avviene un incontro fortuito e inaspettato con Zenda, una giovane donna astronauta proveniente da un pianeta gemello al nostro, facente parte di una galassia lontanissima anni luce dalla Terra . Essendo Alfa Zeta molto piu’ evoluto dal punto di vista scientifico e tecnologico, Endy apprende da Zelda la possibilità di spostarsi da una galassia all’altra attraverso la curvatura dello spazio e l’utilizzo di buchi neri, voragini siderali capaci di inghiottire i corpi con una potentissima forza gravitazionale e veicolarli da una parte all’altra dell’universo. Endy raggiungerà viaggiando in questo modo il nuovo pianeta, e li’ troverà delle risposte davvero inaspettate! Vi invito a leggere questo libro per intero perché la trama è veramente godibile e la scrittura è semplice e chiara anche nella trattazione di nozioni astratte mutuate dall’astronomia e dalla fisica quantistica. Emerge da questa sua opera che Enzo Rosana ripone un’ enorme fiducia sulla mente umana, che per lui ha ancora un’enorme potenziale inespresso, inoltre, egli esprime grandi aspettative sulla scienza e sul suo ampio margine di progresso. Dal confronto con il pianeta gemello si rileva che per lui alcune delle leggi della scienza, quali quella fondamentale della Teoria della Relatività di Einstein, risultano solo il punto di partenza rispetto a grandi scoperte come quelle del teletrasporto, che ci permetterà di viaggiare da un punto all’altro nello spazio ad una velocità milioni di volte superiore a quella della luce. L’unico rammarico dell’autore è che questo enorme potenziale scientifico venga puntualmente adoperato dagli esseri umani in maniera sbagliata e distruttiva nella ricerca di ordigni bellici sempre piu’ distruttivi da sganciare in sempre nuove guerre armate. In piu’ parti l’autore ribadisce questo concetto facendo di questo piccolo libro un’ utile e benvenuta occasione di riflessione sul valore della pace, in un periodo difficile per la serenità dell’umanità, come quello che attualmente stiamo vivendo. Infine, è proprio di pochi mesi fa la notizia della reale scoperta di Kepler 452b, un pianeta gemello a quello terrestre, e tutto porta a pensare, che se tale scoperta in futuro verrà confermata e documentata, essa segnerà l’inizio di una rivoluzione culturale senza precedenti, esattamente come quella che in passato abbiamo vissuto con il passaggio dalla teoria geocentrica tolemaica a quella eliocentrica copernicana. La consapevolezza che non siamo soli nell’universo, ma che esistono pianeti simili al nostro e altre forme di vita intelligente, potrebbe cambiare profondamente la prospettiva da cui guardiamo il mondo e con esso l’approccio filosofico verso la nostra esistenza. E forse in questo momento è proprio quello di cui abbiamo bisogno. Insomma, questo è sicuramente un bel libro pieno di speranza per il futuro. Buona lettura a tutti.

Ilaria Paradisi

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