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Recensione “Ricordi in bianco e nero” di Gemma Tisci

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Approfondimenti sull’autore e sul Libro.

Gemma Tisci è una giornalista preparata e una scrittrice intelligente e sensibile.
Da sempre si dedica agli studi sociali, con particolare attenzione alla criminologia e a tutte le sue manifestazioni e devianze che infestano ogni campo e settore, coinvolgendo anche i minori.
La sua esperienza come giornalista, la sua preparazione in scienze sociali e psicologiche e in criminologia, la sua profonda conoscenza del territorio campano, in cui è nata e cresciuta, e del background storico e socio-culturale della popolazione le permettono di affrontare un tema scottante con grande professionalità.
Ricordi in bianco e nero” è il frutto di un lungo rapporto epistolare con il boss vesuviano Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata.
Attingendo a testimonianze dirette e rispolverando i registri delle indagini condotte negli ultimi 50 anni, l’autrice è riuscita ad avere un quadro completo del fenomeno e a ricostruire la nascita e l’evoluzione dell’organizzazione criminale che, nonostante sia rimasta senza testa, continua tuttora ad alimentarsi e a insinuarsi come un serpente in ogni settore della vita pubblica, stritolando prede e ostacoli tra le sue spire.
Nella lotta alla conquista del potere, la Camorra non ha mai mostrato esitazione nei confronti di nessuno, al contrario ha sempre fatto sfoggio della sua forza, lordando le strade di sangue, accumulando macerie su macerie e stringendo accordi con chiunque fosse disposto a lasciarsi corrompere. Nel tempo si è instaurato un sistema malato e corrotto che ha inglobato al suo interno interi nuclei famigliari, diventando sempre più solido e resistente. Nelle famiglie dei camorristi quando cadono gli uomini le donne sono pronte a subentrare e portare avanti gli “affari” dei mariti, con altrettanta determinazione.
Il malaffare si è talmente radicato e diffuso da essersi ulteriormente specializzato in bassa camorra, cui appartengono la “manovalanza” e gli addetti ai “lavori sporchi”, e alta camorra, di cui fa parte l’elite, coloro che stanno ai gradini più alti della società e dotati di una scaltrezza e di una ferocia spaventose. La prima è il braccio armato della seconda.
Emerge così uno scenario desolante, in cui la Camorra è alleata con la Mafia e con lo Stato. Quest’ultimo, grazie alla corruzione delle forze politiche, si è reso responsabile dell’impoverimento di tutto il sud Italia, svenduto alle banche del nord.
Ricatti, patti, corruzione, soppressione degli ostacoli e faide tra diverse fazioni camorriste hanno fatto registrare un numero di vittime che ricorda i bollettini delle guerre civili: “solo tra Napoli e provincia, secondo una stima, i morti sarebbero stati circa 3.500”, scrive l’autrice nell’introduzione.
Numeri che crescono enormemente se si aggiungono i morti collaterali, passanti e residenti innocenti coinvolti solo perché si trovavano nello stesso luogo e nella medesima ora in cui mani criminali decidevano di colpire.
“I tempi cambiano, la malavita organizzata si aggiorna e si adegua. Pertanto, non è raro trovare laureati e professionisti al suo soldo”, mentre le istituzioni sembrano impreparate, inadeguate o, peggio, assenti. In questo clima, quindi, per chi detiene soldi e potere è più che facile reclutare anime perse, disperati senza speranze né futuro, che conoscono soltanto il degrado in cui sono nati e che si vendono facilmente, rispondendo alla legge di sopravvivenza dettata dal più forte.
L’obiettivo principale di Gemma Tisci, tuttavia, non è quello di raccontare la storia dell’NCO, ma quello di soffermarsi soprattutto sulla figura di Cutolo, i cui ricordi appaiono come fotografie in bianco e nero di un passato costellato di luci e tenebre, di spensieratezza, amori, illusioni ma anche di frequentazioni sbagliate, omicidi, occasioni di riscatto perdute, rimpianti e pentimenti.
Il camorrista qui viene ritratto nella sua umana fragilità:
“Eccolo il capo della Nco, stanco, invecchiato, con la faccia gonfia e il tanfo di quelle pareti grigie e ammuffite che gli si è attaccato addosso. Eccolo il capo della camorra organizzata, con il passo strisciante, gli occhi appannati e i gesti lenti delle mani.

Se mi fossi pentito, forse a quest’ora…”


Gemma Tisci non si arroga il compito di giudicare o processare Cutolo né, al contrario, intende trovare attenuanti o giustificazioni alla sua condotta di vita. Piuttosto, rivivendo i ricordi racchiusi tra le pagine di questo volume è possibile cogliere diverse occasioni per riflettere sul modo in cui un ambiente e una cultura che favoriscono la proliferazione di comportamenti criminali e dell’illegalità e l’assenza di un intervento positivo delle istituzioni possano spingere inesorabilmente l’essere umano in una determinata direzione, che non lascia nessuna via di scampo né a sé stesso né agli altri.

Ricordi in bianco e nero
di Gemma Tisci
ISBN: 978-88-6884-081-5
Formato: Rilegato
Genere: Attualità e riflessioni
Collana: Storie di mafia
Anno: 2014
Pagine: 194
Disponibile anche in formato eBook

Da “Il peso delle parole” 2018 Biografia Gemma Tisci è nata e vive alle falde del Vesuvio tra la cittadina di Ottaviano e Torre Annunziata Laureata in Scienze Sociali e Scienze e Tecniche Psicologiche, si è dedicata agli studi sociali e criminologici conseguendo vari master inerenti alla devianza minorile e violenza di genere. Nonostante i molti anni di studi, inerenti queste tematiche non ha mai abbandonato la sua passione per la scrittura. Dal 1986 collabora in qualità di cronista con il quotidiano “Il Mattino” di Napoli dedicandosi per lo più a scrivere articoli di camorra e politica locale. Nel 1998 pubblica il suo primo libro dal titolo “Racconti” storie brevi per bambini. Nel 2000 partecipa alla stesura e pubblicazione del libro per ragazzi “Il Vesuvio racconta…” la storia dell’eruzione del 79 d.C. che sterminò le popolazioni di Pompei, Ercolano e Oplonti, attuale Torre Annunziata. Edito l’Isola dei ragazzi. Per molti anni, sempre in collaborazione con la casa editrice “L’Isola dei ragazzi” ha effettuato attività di ricerca sui fenomeni di devianza minorile da cui sono nati libri in stile narrativo per ragazzi inerenti alle problematiche di bullismo, violenza di genere, droga e alcolismo dei minori ed altre problematiche e devianze. I titoli: “Ho drogato la mia vita” pubblicato nel 2000 “Falsa Euforia” pubblicato nel 2007 “Bulli per noia” pubblicato nel 2008 “Perché a me, storia di “ordinaria violenza” pubblicato nel 2010 “Giovanna la strega di Salussola” romanzo ispirato alla storia di Giovanna Monduoro Edito Ibiscoos editrice. Nel 2014 con la casa editrice Kimerik ha pubblicato “Ricordi in bianco e nero” libro nato in seguito ad un lungo rapporto epistolare con il boss vesuviano Raffaele Cutolo, fondatore della n c o Sempre con la casa editrice Kimerik ha partecipato alle antologie: Poeti italiani 2017 Vento a Tindari Ti racconto una favola Nel 2005 la biografia dell’autrice è stata inserita nell’Antologia d’Italiano per le scuole medie “Volere Volare” con il brano “Oggi sono un’altra”, tratto dal libro “Ho drogato la mia vita” Loffredo Editore.

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