Caro Bersani concedi una possibilità all’Italia
Sono stufo delle prese di posizione di D’Alema, dei vecchi ferri arrugginiti di partito. Sferragliano rumori antichi di un 900 finito. Tutti siamo diversi, un po’ dispiace, lo so. Posso rendermi conto che non volevamo essere così diversi. A volte il cambiamento accade e non ti rendi conto. La cosa la scopri quando ormai è tardi. Ma i politici se ne devono fare una ragione: tutto è finito gente. Gli onorevoli sono scomparsi, se vuoi fare politica devi metterti al servizio.
Tutto è diverso. E’ finita l’epoca della I e II repubblica dove il potente di turno poteva permettersi di sentirsi un “Eletto” nel senso di casta, pur essendo un “Nominato” nel senso politico.
A che punto siamo?
Mi immagino un governo che affronti le cose, non ho più l’età per incantarmi e sognare uomini perfetti e incorruttibili. Siamo finiti per condizione. Ma davvero il livello dei nostri politici è stato fino a questo momento di una lega così bassa e scadente che la nostra intolleranza è tutta giustificata.
Se io fossi del PD direi a Bersani di dare voce e spazio a qualcuno di area e con una posizione anagrafica diversa e senza coinvolgimento nelle beghe di partito. Il movimento 5 stelle non farà passare un governo Bersani, lo sanno tutti: perché intestardirsi? Per dimostrare che Grillo non ci sta? Ebbene: te lo dico io, Grillo non ci sta. Se vuoi costringere i politici del Movimento 5 Stelle a venire fuori devi dare un nome “altro”.
Una persona pulita, che non sia assimilabile ai soliti partiti. Tu sei una brava persona, lo ammetto, ma il senso è che abbiamo bisogno di un cambiamento di facce nuove. E’ così difficile accettarlo?
Tu dici che c’è un’emergenza? Hai a cuore le sorti d’Italia? Fai come hai fatto con Monti: appoggia un governo esterno (con Monti sì, ora perché no?).
Ti dirò di più caro Bersani puoi scegliere il prossimo presidente del consiglio: scegli con cura, scegli bene, appoggialo, fai un esecutivo che parla di tagli ai privilegi, una legge retroattiva su tutti i privilegi dei politici. Taglia le province, taglia le spese militari, aiuta chi è in difficoltà, migliora le scuole e la ricerca.
Nessuno potrà dirti di no: neppure Grillo.