Politica

Senza parole

L’idea d’Italia si frantuma, si perde dietro bizantisnismi. Adesso sappiamo tutti perché c’è stato un ventennio berlusconiano. Finalmente si sa e non mi venite a fare prediche su media e comunicazione e B. che sa entrare nelle case e bla bla bla. E’ da venti anni che c’è un grande inciucio PD + PDL.
Io non ho parole, non ho pietà per questa Italia… Io non so se questa piccola Italia può avere qualcosa per me. Tutti i vari capibastone hanno delle responsabilità storiche. State rubando un sogno. Capicorrente di un fiume di accordi sottobanco e di compromessi a tutti i costi.
Cari dirigenti del PD io credo fermamente che voi abbiate delle grandi responsabilità. La storia vi ricorderà come coloro che hanno permesso che un paese vada verso la confusione e l’irrazionale politico.  Siete là e non sapete neppure perché siete là.
Chi siete voi? Che amore avete voi? Chi rappresentate?

Non so davvero dove andremo, forse da domani potremo essere migliori, diversi solo se lasceremo indietro tutti questi capipopolo che non hanno popolo. Non c’è futuro con questa gente che non ha amore per noi, per questo Paese.
Quanto ancora dovremo aspettare?
La questione non è la Presidenza a Napolitano (figuratevi se il Presidente aveva bisogno di essere rieletto), il dramma è che  il Pd non è riuscito a proporre un’idea, un percorso da seguire. Hanno messo su un personaggio che appare ai più incomprensibile. Dico davvero: Bersani non lo capisco, non comprendo quando allude a chi sa cosa con quelle assurde figure retoriche. Soggetto attivo e non oggetto che bla bla (una cosa del genere o giù di lì). Lo dico senza cattiveria: mi confondi! Bersani perché marchi l’accento? Perché non dici le cose così come si chiamano? Cosa volevi fare Bersani? La paura che abbiamo tutti è: hanno fatto finta? Sapevano già che sarebbe andata a finire così? Sono davvero così masochisti? Quest’acqua qua (parafrasando Crozza) rischia di prendere una bastonata alle prossime elezioni (meno del 10% se gli va bene). Letta è meglio di Bersani, almeno comprendo ciò che dice. Certo l’Italia ha un disperato bisogno di cambiamento. Questa è la parola chiave: cambiamo i politici, le istituzioni, le cose da fare, le idee, i progetti. Cambiamo senza paura (peggio di così!).

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