Sport e Letteratura

Grazie Pablito!

Ero così piccolo. Era estate, un’afosa estate del 1982. Mi ricordo però di te. Soprattutto ricordo la gioia, di un’Italia semplice e smarrita.

Ci siamo svegliati più grandi, ci sentivamo più grandi. Ti rendi conto? Campioni del mondo!

Noi?! Chi lo avrebbe detto!
Grazie!
Abbiamo ridimensionato tutti: la simpatica Argentina, i presuntosi brasiliani, la spocchiosa Germania.
Grazie soprattutto per i ricordi che mi hai lasciato.
Il divano di casa, una televisione che digrignava colori di un’era appena iniziata.
Gol!
Gioia!
Abbracci con il mio indimenticabile papà, con i miei fratelli, con gli amici!
Come posso dimenticarti Paolo!
Grazie per ciò che mi hai regalato, lo lascio chiuso in fondo a un cassetto che riservo tra le cose più care.

Gianfranco Natale
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