Il Clima Tropicale in Italia
Non siamo abituati a questo tempo e alle variazioni improvvise e dovremo però fare i conti con un “sistema climatico” completamente diverso rispetto al passato e il Paese deve essere ricostruito considerando l’instabilità orografica che lo caratterizza amplificata da questa nuova evoluzione climatica. La debolezza implicita del territorio, la grande estensione cementizia. Tutti questi fattori non fanno che aggravare il cosiddetto rischio idrogeologico che attanaglia l’Italia.
Le cosiddette bombe d’acqua, altro non sono che precipitazioni improvvise che da sempre caratterizzano altre latitudini (Asia, India, Indocina ecc.). Acquazzoni impetuosi e improvvisi non sono cose di un altro mondo, sono avvenimenti climatici che accadono in varie parti del nostro pianeta.
Ricordo il libro di geografia della mia infanzia: dipingeva l’Italia come un luogo ameno, dal clima mite e con stagioni graduali.
Non è più così. L’Italia è ormai un paese con un clima tropicale. Abituamoci, attrezziamoci e speriamo che i nostri politici abbiano un briciolo di buonsenso per fare delle scelte sensate: meno cementificazione. Maggiore attenzione ai corsi d’acqua. Investimenti mirati a sostenere un progetto complessivo di salvaguardia orografica delle nostre valli, delle nostre montagne e delle nostre pianure.
I buoni politici, si sa, non sono più quelli di una volta, ma il dovere etico dell’essere cittadino deve affermarsi ogni giorno mantenendo un’attenzione costante e viva, denunciando se necessario.
Il “Territorio” è un concetto ampio e che reca dentro vari significati, uno dei quali, credo quello più importante simboleggia il concetto di “collettività”.
Non so dove tu vivi, ma se vivi a Trapani o in Valtellina l’idea è sempre quella: sii artefice e custode del tuo territorio, anche quando non ti appartiene. Pensa che in fondo è esso stesso parte del tuo mondo.
Gianfranco Natale