Società

Iran e Israele, l’ultimo episodio di una lunga guerra che non abbiamo voluto comprendere

L’attacco di ieri sera e questa notte segna l’ultimo capitolo di un conflitto prolungato tra Iran e Israele, un conflitto che, purtroppo, è stato in gran parte trascurato o non compreso dalla comunità internazionale. Ciò che è emerso è solo la punta dell’iceberg di una lotta clandestina che dura da anni, combattuta attraverso milizie sciite e operazioni dei servizi segreti.

Gli eventi delle ultime ore sono solo un frammento visibile di una complessa rete di azioni e ritorsioni che hanno caratterizzato i rapporti tra Iran e Israele. L’uso di droni e missili è solo l’ultimo mezzo di un conflitto che è stato prevalentemente sotterraneo e subdolo.

Le tensioni tra questi due attori regionali hanno radici profonde e molteplici motivazioni. L’Iran, sostenitore di gruppi militanti sciiti in diversi paesi, ha una presenza attiva in regioni come il Libano, la Siria e l’Iraq. Israele, d’altra parte, ha sempre considerato l’espansione iraniana come una minaccia diretta alla sua sicurezza nazionale.

Le milizie e i gruppi sostenuti dall’Iran hanno costituito un’ombra persistente che ha inciso sulle dinamiche geopolitiche del Medio Oriente. Israele, per proteggere i suoi interessi e la sua sicurezza, ha condotto azioni preventive e di contrasto, spesso in modo discreto, per contenere l’influenza iraniana.

Quest’ultima escalation segna una fase critica in questo conflitto latente. L’uso diretto di droni e missili da parte dell’Iran rappresenta una chiara sfida a Israele e alle sue capacità di difesa. L’attacco di ieri sera non è stato solo un’azione isolata, ma piuttosto un messaggio inequivocabile di determinazione e volontà da parte dell’Iran di perseguire i suoi obiettivi regionali, nonostante le implicazioni e le potenziali conseguenze.

Il conflitto tra Iran e Israele va oltre le semplici linee di demarcazione geopolitica; è un conflitto caratterizzato da rivalità ideologiche, scontri per il predominio regionale e, purtroppo, da un crescente rischio di escalation che potrebbe coinvolgere altri attori nel Medio Oriente.

Questa guerra nascosta e sottile richiede un’attenzione più approfondita e una soluzione politica a lungo termine che vada oltre le azioni reattive e immediate. La comunità internazionale ha un ruolo cruciale da svolgere nel promuovere il dialogo e la diplomazia per mitigare le tensioni e prevenire ulteriori atti di violenza.

Il tempo dirà se questa escalation porterà a una riconsiderazione delle strategie e delle politiche regionali di entrambe le nazioni coinvolte. Nel frattempo, dobbiamo riflettere sul fatto che questa “lunga guerra” è stata troppo spesso trascurata, e le conseguenze di tale negligenza potrebbero avere gravi implicazioni per la stabilità e la sicurezza della regione nel suo complesso

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