Interviste

Maria Galluzzo: “Incanto notturno”

La rubrica dedicata alle interviste ai nostri autori continua con Maria Galluzzo per il suo libro “Incanto notturno”.

1) Quando ha concretamente intrapreso la sua vocazione verso la poesia e quale è stata la causa scatenante?


Pur avendo iniziato a scrivere liriche sin dall’età adolescenziale, non ho mai pensato di pubblicarle, poichè appartenenti a quella sfera personale da preservare. La causa scatenante che mi portò a superare ogni forma di riservatezza è stata la morte prematura di mia madre: in quella circostanza fui come investita da un fiume in piena. Nell’arco di pochi mesi ho scritto e poi pubblicato la prima raccolta di liriche “Viaggio nell’anima” – Ed. Valdemone (EN).

2) Lei si interessa di letteratura, poesia e musica: quanto crede che sia importante avere una preparazionea 360 gradi nel mondo artistico e letterario nel momento in cui ci si mette in gioco componendo un’opera letteraria? Quanto e come le è stato di aiuto?


Ritengo sia principalmente necessario possedere tanta sensibilità: elemento essenziale per l’ispirazione. La preparazione e il bagaglio culturale risultano un valido sostegno di cui servirsi per dare toni più elevati all’opera stessa.

3) Quale è la poesia alla quale si sente maggiormente legata e perché?

Le poesie, per chi le compone, sono un pò come figli agli occhi di una madre. Tuttavia, quella a cui sono maggiormente legata, tra quelle composte, è “Solo” (da “Incanto notturno” – Ed. Kimerik (ME)), che rappresenta lo smarrimento dell’essere umano sulla Terra.

4) Che consiglio darebbe a un giovane poeta per riuscire a emergere in un mondo in cui la poesia, apparentemente, sembra entrare in crisi?


Ritengo che la vera poesia non entrerà mai in crisi. Credo che in un momento così particolare per la società moderna, la poesia costituisca un’ancora di salvezza, una via d’uscita per ritrovare sani valori che, implicitamente, riportano alla base dell’essere, senza sovrastrutture. Penso che per riuscire ad emergere nella poesia, oggi come in qualunque epoca, sia necessario possedere quel quid che si chiama profonda sensibilità, valorizzato possibilmente da una vasta cultura.

5) In che modo, la poesia, può essere di aiuto per riavvicinare le persone al mondo letterario?

Credo che in un momento così critico per la società odierna, la poesia sia necessaria per ritrovare quei sani valori che, implicitamente, riportano alla natura, al Creato. Grazie ad essi, è possibile riscattarsi dalla quotidianità, avvicinando sempre più la dimensione interiore di ciascuno di noi alla letteratura.

Per maggiori informazioni sul libro potete consultare il seguente link: https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=2266

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