Recensione mostra: “The vertebra oracle”

“TRACCE DI CULTURA”:

MOSTRA “THE VERTEBRA ORACLE”  di REBECCA HORN

STUDIO TRISORIO, NAPOLI       sabato 10 ottobre 2015

Rebecca Horn ritorna a Napoli allo studio Trisorio alla Riviera di Chiaia sabato 10 ottobre alle ore 11:00 con la sua personale “the vertebra oracle”, una mostra delle sue sculture animate, che sono installazioni piene di messaggi e che raccontano la bellezza, la morte, le alchimie che mettono in contatto gli uomini gli uni agli altri, che mettono in contatto con il lato oscuro di noi, alchimie e connessioni che svelano misteri ed emozioni e che creano uno spazio immobile tutto intorno, sospeso in un tempo pieno di simboli. L’artista fa rinascere oggetti che si mitizzano nella loro nuova espressione astratta e che li rende primordiali nel loro messaggio. Come esempio voglio citare la scultura che è al centro della galleria Trisorio, un ramo di bronzo di un albero alle cui estremità vi sono lunghe antenne metalliche che si aprono a ventaglio e si richiudono a riccio. L’opera è come la materializzazione di un respiro, un polmone scheletrico che cattura l’aria e l’energia intorno per poi riversarla nell’universo. Un altro esempio da citare è una scultura posta in una teca di vetro in cui due spirali si muovono in tempi diversi come destini che si inseguono; la spirale esterna si muove secondo un ritmo prestabilito, quella interna è fissa e pende da fili di ferro al cui margine c’è una piuma nera. E’ una opera che si ispira allo scrittore e drammaturgo Samuel Beckett e al suo gioco degli assurdi, e alle vane attese della vita. Rebecca Horn si ispira molto alla letteratura e lo dimostra anche con una altra opera, una ampolla colma di pigmento giallo posta sul libro “il mestiere di vivere” di Cesare Pavese, un libro in forma di diario; a unire l’opera ci sono due ali che scandiscono i tempi della vita e che annunciano il lutto di cui il libro parla, ovvero la morte di Cesare Pavese. Il tema della morte è molto presente nelle opere di Rebecca Horn in un concetto fatto di catarsi e tensione esplosiva. E’ sull’intersecazione di linee orizzontali e verticali che si basa tutta l’opera della Horn che è profondamente ancorata alla realtà ma anche e soprattutto fluttuante in un tempo eterno.

DANIELA MEROLA