Società

Vuoi ricordarti le cose? Sistema i cassetti!

Viviamo un periodo di grande confusione e non parliamo di quello che succede in Italia! Se penso a casa nostra e ai nostri politici mi viene il mal di testa.  Ma lasciamoli perdere (almeno per oggi), c’è un mare così turchese che proprio non mi va di guastarmi la giornata.
Mi riferisco al tipo di vita: iperimpegnati, ipersocializzati, deleghiamo gran parte della nostra memoria a supporti esterni (Palmari – Tablet – Cellulari ecc.).
Cosa accade? Che sempre più spesso riduciamo le nostre performance di memorizzazione.
Tanto da diventare praticamente pigri!
Leggevo un giornale e un corrispondente parlava di vari argomenti, uno mi ha colpito, questo brizzolato signore dedicava grande spazio al fatto che noi italiani non siamo abituati a ricordare i cognomi.
Come se ciò fosse una prerogativa nazionale. La cosa non mi convince ma a proposito di memoria mi è venuta in mente una conferenza a cui partecipai in modo quasi annoiato. Si parlava di memorizzazione e di tecniche per ricordare i nomi, i luoghi le date etc. L’esperto fece una premessa che mi stupì.
L’incipit fu: dove avete conservato i documenti? La vostra cantina è in ordine? Il cruscotto della macchina è organizzato con i documenti dell’autovettura? E così via…
Il succo del discorso era: se vuoi posso suggerirti delle tecniche per ricordarti i nomi (per esempio affabulare una parola, associarla cioè ad una favola, memorizzando così la cosa come se fosse una narrazione), ma tutto ciò ha senso solo se hai una vita ordinata, Se custodisci gli oggetti con cura. Se hai lo spazio mentale “libero” per poter poi memorizzare luoghi e nomi, date e persone.
Concludo e concludo in fretta perché il mare turchese è un invito a cui non so più resistere: se vuoi procedere alla memorizzazione consapevole di ciò che accade vicino a te, lo puoi fare solo se ciò che hai dentro è sistemato e organizzato.
A proposito, la conferenza termino così: Se vuoi ricordarti le cose sistema i cassetti!

Gianfranco Natale

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