Storia della Sicilia: Epoca islamica
L’occupazione stabile dell’isola da parte dei musulmani ebbe inizio però solo con lo sbarco nell’827 a Capo Granitola, presso Marsala. La conquista proseguì lentamente: nell’831 fu presa Palermo, nell’843 Messina, nell’859 Castrogiovanni. Rimase ancora ai Bizantini (ma forse è meglio dire in stato di semi-anarchia, dato che le flotte bizantine lasciarono la Sicilia abbandonata a se stessa) una striscia a oriente con Siracusa, che cadde solo nell’878, e Taormina, che resse ancora fino al 902.
L’occupazione islamica della Sicilia e dei suoi arcipelaghi terminò con Rometta nel 965. Vari fattori assicurarono per secoli il dominio dei musulmani in Sicilia: l’efficienza del loro sistema amministrativo, fiscale ed economico (con la dissoluzione del latifondo e la facilità dei rapporti commerciali con il più avanzato e vicino mondo musulmano, la forza delle strutture militari (che godevano tra l’altro della prossimità degli stanziamenti musulmani nell’Italia meridionale), la divisione politica delle potenze italiche e l’impotenza dei vari sovrani cristiani.
Nel 948, Hasan I venne nominato governatore della Sicilia per conto dei Fatimidi d’Egitto; egli tuttavia, usando le sue grandi abilità politiche e diplomatiche, riuscì progressivamente a staccare l’Isola dall’egemonia politica e militare alla quale era sottoposta sotto i Fatimidi e a fondare una dinastia ereditaria, quella dei Kalbiti, che regnò sulla Sicilia per più di un secolo. Nel volgere di circa un ventennio la Sicilia, dopo poco più di un millennio di dominazioni prima romana e poi bizantina, raggiunse più autonomia, diventando un potente Emirato dipendente dai Fatimidi, l’Emirato di Sicilia, con una flotta e un esercito tra i più temuti in Europa e nell’area del Mediterraneo. Detta potenza militare e politica ebbe naturalmente effetti positivi anche per ciò che riguarda l’aspetto socio-economico e culturale. Nei commerci, la Sicilia divenne un crocevia per gli scambi tra Nordafrica, Penisola italica ed Europa continentale e tra la Penisola iberica e il Medio Oriente e nell’isola confluirono grandi quantità di ricchezze. Nell’arte, nella letteratura e nell’architettura si raggiunsero altissimi livelli di progresso e raffinatezza.